I grandi elettori positivi al Covid voteranno il Presidente della Repubblica alla Camera
I senatori, deputati e delegati regionali positivi al Covid potranno venire a Roma per votare, a Montecitorio, il prossimo Presidente della Repubblica. La decisione è stata presa ieri in Consiglio dei ministri all'unanimità, con un decreto legge già pubblicato – in tempi record – in Gazzetta Ufficiale. La legge era necessaria per derogare le regole imposte a tutti i cittadini su isolamento e quarantena, che altrimenti i parlamentari avrebbero violato. Ci sono, però, delle condizioni che sono state imposte per tutelare – ovviamente – la salute dei grandi elettori, ma anche dei cittadini e della comunità in generale, visto che si tratta sempre di persone positive al Covid.
Nel testo del decreto si legge che i grandi elettori in isolamento o in quarantena precauzionale (perché contatti stretti), possono spostarsi sul territorio nazionale previa comunicazione alla azienda sanitaria territoriale. Ci si può muovere, però, solo con il proprio mezzo o con un mezzo sanitario e solo per raggiungere il Parlamento, per poi rientrare nella propria abitazione o comunque nel luogo indicato come sede di isolamento o quarantena. Viene anche specificato che "gli spostamenti sono consentiti per il tempo strettamente necessario alle operazioni di voto e comunque con modalità tali da prevenire il pericolo di contagio". Inoltre, durante la trasferta, i positivi devono seguire le seguenti regole:
a) divieto di utilizzo dei mezzi pubblici;
b) divieto di sosta in luoghi pubblici;
c) divieto di entrare in contatto con soggetti diversi da coloro che sono preposti alle operazioni di voto;
d) divieto di pernottamento e consumazione dei pasti nei luoghi diversi da quelli indicati come sede di isolamento o quarantena;
e) obbligo di utilizzo costante, all'aperto e al chiuso, dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2.
Tra i parlamentari sta già circolando un modulo da compilare e un documento che spiega come avverrà praticamente la votazione se positivi o quarantenati. È stata allestita una "apposita postazione ubicata presso l’area esterna di pertinenza della Camera, e dunque rientrante nella sede della Camera stessa, sita in via della Missione", ovvero il parcheggio, in cui è stato messo in piedi un drive in simile a quelli dove si fanno i tamponi. Lì si potrà entrare con mezzo proprio o sanitario e votare. I grandi elettori coinvolti dovranno inviare la documentazione alla Camera via mail, con la richiesta e il certificato medico che attesti la positività o la quarantena. Da quel momento in poi a deputati, senatori e delegati regionali verrà assegnata una fascia oraria in cui votare e soprattutto verranno considerati votanti al drive in a oltranza, salvo diversa comunicazione qualora si guarisca o esca dalla quarantena tra uno scrutinio e l'altro. Stesso destino toccherà a chi tra i grandi elettori, arrivando a Montecitorio, avrà la febbre superiore a 37,5°. In quel caso scatterà la visita e il tampone e, se positivo, potrà votare al drive in.