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Elezione del Presidente della Repubblica 2022

I grandi elettori positivi al Covid voteranno il Presidente della Repubblica alla Camera

Deputati, senatori e delegati regionali positivi al Covid o in quarantena potranno raggiungere la Capitale per l’elezione del Presidente della Repubblica. Nel parcheggio accanto alla Camera è stato allestito un drive in per permettere loro di votare.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il drive in di via della Missione, allestito per permettere ai grandi elettori positivi al Covid di votare
Il drive in di via della Missione, allestito per permettere ai grandi elettori positivi al Covid di votare
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I senatori, deputati e delegati regionali positivi al Covid potranno venire a Roma per votare, a Montecitorio, il prossimo Presidente della Repubblica. La decisione è stata presa ieri in Consiglio dei ministri all'unanimità, con un decreto legge già pubblicato – in tempi record – in Gazzetta Ufficiale. La legge era necessaria per derogare le regole imposte a tutti i cittadini su isolamento e quarantena, che altrimenti i parlamentari avrebbero violato. Ci sono, però, delle condizioni che sono state imposte per tutelare – ovviamente – la salute dei grandi elettori, ma anche dei cittadini e della comunità in generale, visto che si tratta sempre di persone positive al Covid.

Nel testo del decreto si legge che i grandi elettori in isolamento o in quarantena precauzionale (perché contatti stretti), possono spostarsi sul territorio nazionale previa comunicazione alla azienda sanitaria territoriale. Ci si può muovere, però, solo con il proprio mezzo o con un mezzo sanitario e solo per raggiungere il Parlamento, per poi rientrare nella propria abitazione o comunque nel luogo indicato come sede di isolamento o quarantena. Viene anche specificato che "gli spostamenti sono consentiti per il tempo strettamente necessario alle operazioni di voto e comunque con modalità tali da prevenire il pericolo di contagio". Inoltre, durante la trasferta, i positivi devono seguire le seguenti regole:

a) divieto di utilizzo dei mezzi pubblici;
b) divieto di sosta in luoghi pubblici;
c) divieto di entrare in contatto con soggetti diversi da coloro che sono preposti alle operazioni di voto;
d) divieto di pernottamento e consumazione dei pasti nei luoghi diversi da quelli indicati come sede di isolamento o quarantena;
e) obbligo di utilizzo costante, all'aperto e al chiuso, dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2.

Tra i parlamentari sta già circolando un modulo da compilare e un documento che spiega come avverrà praticamente la votazione se positivi o quarantenati. È stata allestita una "apposita postazione ubicata presso l’area esterna di pertinenza della Camera, e dunque rientrante nella sede della Camera stessa, sita in via della Missione", ovvero il parcheggio, in cui è stato messo in piedi un drive in simile a quelli dove si fanno i tamponi. Lì si potrà entrare con mezzo proprio o sanitario e votare. I grandi elettori coinvolti dovranno inviare la documentazione alla Camera via mail, con la richiesta e il certificato medico che attesti la positività o la quarantena. Da quel momento in poi a deputati, senatori e delegati regionali verrà assegnata una fascia oraria in cui votare e soprattutto verranno considerati votanti al drive in a oltranza, salvo diversa comunicazione qualora si guarisca o esca dalla quarantena tra uno scrutinio e l'altro. Stesso destino toccherà a chi tra i grandi elettori, arrivando a Montecitorio, avrà la febbre superiore a 37,5°. In quel caso scatterà la visita e il tampone e, se positivo, potrà votare al drive in.

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