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I governatori del Nord chiedono l’autonomia ma disertano la Conferenza delle regioni

Un documento visionato da Fanpage.it mostra l’elenco delle presenze e delle assenze dei governatori alla Conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome. Nell’ultimo anno, cioè da maggio 2018 a luglio 2019, la Conferenza è stata convocata 35 volte. Il più assiduo è stato Toma, il presidente del Molise, mentre Lombardia, Veneto e Friuli sono state rappresentate pochissime volte.
A cura di Annalisa Cangemi
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L'organismo che serve da coordinamento tra le regioni, e cioè la Conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome che dovrebbe fungere da raccordo e confronto tra i presidenti delle regioni, durante quest'ultimo anno, è stata disertata diverse volte dai governatori. Ma la cosa paradossale è che i presidenti che più spesso hanno saltato le sedute sono proprio quelli che maggiormente si spendono nella battaglia per l'autonomia regionale. La Conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome è la sede ufficiale del dialogo istituzionale interregionale, e tra i suoi compiti principali c'è quello di redigere i documenti che poi vengono presentati nelle riunioni della Conferenza Stato-regioni e della Conferenza unificata.

Nell'ultimo anno, cioè da maggio 2018 a luglio 2019, la Conferenza è stata convocata 35 volte. Un documento, in possesso di Fanpage.it, mostra l'elenco delle presenze e delle assenze dei presidenti, seduta per seduta. Dalla tabella si evince che il più virtuoso è il presidente del Molise, Donato Toma, che fa registrare ben 30 presenze. Subito dopo di lui si piazza il governatore dell'Emilia Romagna, il dem Stefano Bonaccini, con 24 presenze. Bisogna però sottolineare che Bonaccini è anche colui che presiede la Conferenza, dal 2015.

Al terzo posto del podio troviamo il presidente della Liguria Giovanni Toti, a pari merito con Flavia Franconi, che ha guidato ad interim la Basilicata dal 24 gennaio al 16 aprile di quest'anno: i due si sono visti alla Conferenza 16 volte.

Otto le presenze segnate per Marini, la presidente dell'Umbria che si è dimessa a maggio, dopo lo scandalo dei presunti illeciti nelle assunzioni nel sistema sanitario della regione; 7 volte ha presenziato invece il governatore dell'Abruzzo, Marco Marsilio.

Scarsa la partecipazione dei presidenti delle regioni che invocano l'autonomia differenziata, come la Lombardia, il Veneto, il Piemonte e il Friuli. Le quattro regioni del Nord, guidate rispettivamente da Fontana, Zaia, Cirio e Fedriga sono state rappresentate in pochissime riunioni della Conferenza: 5 presenze per il leghista Attilio Fontana, 3 per Luca Zaia, 1 per Alberto Cirio (che però ha iniziato il suo mandato solo il 6 giugno) e 3 per Massimiliano Fedriga.

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