I funerali saranno brevi e sarà vietato il corteo di accompagnamento al feretro
Da lunedì 4 maggio sarà di nuovo consentito celebrare le cerimonie funebri, preferibilmente all'aperto, con un massimo di 15 partecipanti, come indicato dal dpcm dello scorso 26 aprile. Ma si dovranno osservare una serie di misure anti Covid-19, come l'obbligo di mascherina e il mantenimento della distanza di sicurezza, che sono state specificate in una circolare, inviata ai prefetti, del capo del Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione, Michele di Bari, adottata a seguito dalla richiesta fatta al Viminale dalla Conferenza episcopale italiana. Le altre funzioni religiose invece verranno celebrate a partire dal 10 maggio.
"La forma liturgica della celebrazione rientra nella competenza dell'autorità ecclesiale – scrive il ministero dell'Interno nel testo attuativo del dpcm del 26 aprile – secondo un prudente apprezzamento legato alle diverse situazioni nei vari territori, le tradizioni e le consuetudini locali, assicurando che la cerimonia si svolga in tempo contenuto".
Nella circolare si specifica che le cerimonie debbano essere circoscritte esclusivamente in un edificio di culto o in un luogo all’aperto, svolgendosi comunque in un tempo contenuto; che una volta terminato il funerale, i partecipanti dovranno allontanarsi evitando assembramenti e, soprattutto, cortei di accompagnamento del feretro; che tutti i riti previsti debbano comunque compiersi nel medesimo luogo in cui viene celebrata la cerimonia funebre; che, nel caso in cui venga celebrata la Messa, e non la sola liturgia della parola, sia evitato il contatto fisico e lo scambio del segno della pace, in continuità con le disposizioni ecclesiastiche già emanate. Oltre a ribadire l'obbligo di indossare i dispostivi di protezione personale, la circolare richiama, in caso di celebrazione in un luogo chiuso, la necessità di assicurare che il locale garantisca una capienza adeguata al distanziamento e sia previamente sanificato.