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Autonomia differenziata delle Regioni

I dubbi di Forza Italia sull’Autonomia, Occhiuto frena: “Non c’è serenità per discutere”

Crescono le perplessità di Forza Italia attorno all’Autonomia differenziata, la riforma bandiera della Lega. Per il governatore azzurro Roberto Occhiuto, “il testo deve essere migliorato. Sui finanziamenti previsti per i livelli essenziali di prestazione, i soldi ancora non ci sono”.
A cura di Giulia Casula
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Ciò che è accaduto in Parlamento durante la discussione sull'Autonomia differenziata è "la dimostrazione che in questo momento non c'è la serenità necessaria per discutere questa riforma". Così il governatore azzurro della Calabria, Roberto Occhiuto, ha commentato la rissa che mercoledì scorso ha costretto il deputato pentastellato Leonardo Donno a lasciare Montecitorio in sedia a rotelle.

"Hanno dato una brusca accelerazione alla legge e così gli italiani la vivono come fortemente divisiva". Per il forzista, "il testo licenziato dal Senato è un buon testo, ma deve essere migliorato. È fondamentale anche che la legge sostenga le regioni del Sud", ha ribadito. Secondo Occhiuto uno dei punti fondamentali da rivedere è "la questione che riguarda proprio le materie dove non sono previsti i Lep. È un aspetto che in Calabria, in consiglio Regionale, è stato sollevato da tutti, anche dalla Lega: il testo dice che per le materie dove sono previsti i Lep, prima di fare un'intesa, è necessario definirli e finanziarli, ma i soldi ancora non ci sono, mentre questo non è previsto per le materie dove i Lep non ci sono ed è questo il problema", ha sottolineato.

Per il governatore il rischio principale potrebbe essere che "un istante dopo l'intesa, alcune regioni potrebbero chiedere di stipulare intese per essere autonome su alcune materie. Il commercio estero, ad esempio. Cosa succederebbe per gli agricoltori di Campania e Calabria che esportano le loro merci? All'estero potrebbero scoprire che il Paese è diviso a metà", ha dichiarato al Corriere della Sera. Per questo motivo, "propedeutica all'intesa ci deve essere una valutazione sull'impatto dell'intesa stessa. Penso che sia necessario. L'autonomia a cui penso io è una legge che dà la possibilità alle regioni di fare di più senza che questo leda i diritti dei cittadini di altre regioni".

Secondo Occhiuto, le criticità della riforma sarebbe una delle ragioni dietro gli scarsi risultati portati a casa dai partiti di maggioranza nel Meridione alle elezioni europee. "In Calabria sì, abbiamo avuto il 18% e siamo stati il secondo partito a due punti di distacco da Fratelli d'Italia. Nel resto del Sud non è andata così bene. Colpa dell'Autonomia differenziata", ha dichiarato. "La colpa è nostra. Abbiamo lasciato al Pd questo tema. Al Sud è stato il loro unico argomento di contestazione". Perciò per il forzista la legge, "deve essere discussa. Non voglio mettere in dubbio gli impegni presi con il governo sulle tre riforme. Ma non devono essere bandierine delle singole forze politiche. Sulla riforma della Giustizia, che è quella a cui Forza Italia tiene di più, non abbiamo posto nessun ultimatum. Sarebbe opportuno che questo succedesse anche per altre riforme".

La replica di Fratelli d'Italia: "La riforma va bene così, non faremo nessuna modifica"

Immediata la replica di Fratelli d'Italia ai dubbi avanzati dal governatore azzurro. "Il provvedimento va bene così com'è. È stato all'esame delle forze politiche di maggioranza e opposizione per diversi mesi e se ne parla da anni. Non ci sono cambiamenti da introdurre", a dirlo è il vicecapogruppo di FdI alla Camera, Manlio Messina. "Occhiuto fa parte di Forza Italia e se quel partito aveva qualche dubbio, poteva dirlo in Commissione o in fase emendativa, non lo ha fatto e quindi va bene così", ha ribadito.

"La settimana prossima il testo verrà approvato dalla Camera senza alcun cambiamento rispetto al Senato e quindi sarà legge dello Stato", ha annunciato Messina. "Poi ci sarà la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e partiranno i decreti attuativi che saranno diversi. Dopo inizieranno le richieste delle regioni e la trattativa tra il governo e le singole regioni sulle materie da delegare agli enti locali. Per i tempi certamente il ministro Calderoli può essere più preciso, ma ritengo che per fine anno l'autonomia regionale possa essere effettivamente in vigore", ha concluso.

Intanto il deputato e responsabile Sud della segreteria nazionale del Partito democratico, Marco Sarracino, si è rivolto direttamente alla compagine guidata da Antonio Tajani. "L'opposizione del Pd allo sciagurato disegno di legge sull’autonomia differenziata ha creato una forte spaccatura all'interno della maggioranza. E i risultati delle europee nel mezzogiorno ne sono la prova. Ma dopo l'intervista del presidente della regione Calabria e vicesegretario di Forza Italia, Roberto Occhiuto, in cui evidenzia la preoccupazione per le conseguenze che questo ddl avrà sul Mezzogiorno, invitiamo i deputati di Forza Italia a trarne le conseguenze e a votare i nostri emendamenti sui Lep. È l'unico modo per evitare che si sfasci il Paese e per ritrovare un clima differente sul provvedimento. Ci sono alcuni giorni per meditare e per non legare il proprio destino a quello di chi inneggia alla X Mas", ha concluso.

Ma da Forza Italia, il capogruppo a Montecitorio Paolo Barelli è corso ai ripari nel tentativo di stemperare le tensioni interne alla maggioranza sulla riforma. "I colleghi che hanno risposto in modo violento alle provocazioni delle opposizioni, hanno sbagliato e sono passati dalla parte del torto, Forza Italia voterà a favore del provvedimento riguardante l'Autonomia differenziata, dal momento che il governo ha confermato che saranno garantiti uguali servizi e prospettive ai cittadini delle regioni del nord e ai cittadini delle regioni del sud", ha dichiarato.

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