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I documenti di Wikileaks: Berlusconi politicamente e fisicamente debole

Le ultime rivelazioni dai file resi disponibili da Wikileaks rivelano di quanto il nuovo ambasciatore statunitense a Roma fosse preoccupato per la salute “fisica e politica” di Silvio Berlusconi.
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Continua l'analisi dei file messi a disposizione da Wikileaks e non si fermano le nuove rivelazioni riguardanti il nostro Paese ed in particolare il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Poche ore fa l'edizione online del quotidiano britannico Guardian riportava un documento datato ottobre 2009 nel quale l'ambasciatore americano a Roma David Thorne si lasciava andare ad una serie di giudizi e considerazioni aventi per oggetto "la salute politica e personale di Berlusconi (che) pagano il prezzo degli scandali”. Il cablogramma, come riporta una puntuale analisi di polisblog, nel dettaglio è diviso in dieci punti fornisce interessanti spunti di discussione.

Scandali e sentenze: nei primi due punti si afferma che, malgrado una ampia maggioranza, Berlusconi appare logorato e praticamente bloccato sia dagli scandali legati alla sua vita privata, sia da quelli più strettamente "giudiziari" con la sentenza sul Lodo Mondadori e la bocciatura del Lodo Alfano su tutti.

Salute personale: Berlusconi è dipinto come "fisicamente e politicamente debole", in precarie condizioni di salute, privo della sua consueta energia e spesso preda di malori anche in pubblico che riflettono una vita privata tutt'altro che "moderata" (non mancano i riferimenti a momenti in cui il Cavaliere si addormenta in pubblico).

Teoria della cospirazione: l'ambasciatore statunitense fa spesso riferimento alla costanza con la quale il Presidente del Consiglio faccia riferimento alla cosidetta "teoria della cospirazione", che lo vuole al centro di un complotto tra giudici ed istituzioni. Frequenti i riferimenti alle inchieste giudiziarie e finanche un passaggio sul divorzio con la moglie Veronica Lario che lo ha messo in grossa difficoltà.

Politica estera: gli USA si rivelano comprensibilmente molto interessati alle "mosse" di Berlusconi, specie per quanto riguarda i suoi rapporti con Putin (di cui è ancora dipinto come "il portavoce in Europa"), ma c'è anche un oscuro riferimento alla missione italiana in Afghanistan ed all'accusa secondo cui il nostro Governo corrompa esponenti talebani.

Dopo Berlusconi: più volte l'Ambasciatore cerca di tracciare un quadro della "successione al Presidente", individuando in Tremonti, Fini e Pisanu tre possibili candidati (per quanto però si confermi la stabilità parlamentare del Governo). Interessante è però la conclusione del cablogramma, in cui si afferma:

Scandali sessuali, inchieste giudiziarie, problemi personali e finanziari sembrano pesare duramente sulla salute politica e personale di Berlusconi, così come sulla sua capacità di prendere decisioni. Appare però troppo prematuro cominciare a ragionare circa la sua uscita dalla politica (siamo nel 2009, giova ricordarlo, ndr).

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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