I disoccupati nel Mezzogiorno sono il triplo che quelli nelle Regioni del Nord: i dati Istat
Prosegue la crescita dell'occupazione, una tendenza che si registra ormai da alcuni anni. Nonostante il dato positivo – messo nero su bianco dall'Istat nell'ultimo report sul mercato del lavoro– rimangono ampi i divari territoriali tra Nord e Sud: nel Mezzogiorno, infatti, i disoccupati sono il triplo di quelli delle Regioni settentrionali.
In generale nel 2023 è proseguita la crescita del numero di occupati (+481 mila, +2,1% in un anno), con il tasso di occupazione che è salito al 61,5%, cioè 1,3 punti percentuali in più sull'anno precedente. L'Istituto nazionale di statistica certifica come la crescita dell'occupazione, rispetto al 2022, interessi soprattutto i dipendenti a tempo indeterminato (+491 mila, +3,3%) e gli indipendenti (+62 mila, +1,3). Risultano invece in calo i dipendenti a termine (-73 mila, -2,4%). In aumento sia il lavoro a tempo pieno (+446 mila, +2,4%) che quello a tempo parziale (+35 mila, +0,8%).
Per quanto riguarda il tasso di disoccupazione, invece, nel 2023 l'Istat fotografa un calo – seppur più contenuto del 2022 – delle persone in cerca di lavoro (-81 mila, -4%): il livello di disoccupazione scende al 7,7%, cioè 0,4 punti in meno rispetto al 2022. Diminuisce anche il numero di inattivi, cioè di persone non occupate e che non sono in cerca di un lavoro (-468 mila, -3,6% in un anno). Il tasso di inattività – analizzato nella platea di popolazione tra i 15 e i 64 anni – scende al 33,3% (-1,1 punti rispetto al 2022): in numeri assoluti parliamo di oltre 12 milioni di persone.
Oltre a fornire questi dati l'Istat certifica come nel 2023 i divari territoriali sul mercato del lavoro, rimangono "molto elevati": il tasso di occupazione nel Nord (69,4%) è di 21 punti superiore a quello del Mezzogiorno (48,2%) e il tasso di disoccupazione nelle regioni meridionali (14%) è circa tre volte quello del Nord (4,6%).