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I Caf sull’Imu: “Mancano indicazioni precise, il governo intervenga”

La consulta dei centri di assistenza fiscale scrive al governo, denunciando l’assenza di indicazioni sulla nuova imposta municipale unica. Il presidente Canepari: “Serve una soluzione entro Pasqua”.
A cura di Alfonso Biondi
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La consulta dei centri di assistenza fiscale scrive al governo, denunciando l'assenza di indicazioni sulla nuova imposta municipale unica

La consulta nazionale dei Caf lancia l'allarme Imu e, in una lettera inviata al ministero del'economia, esprime tutta la propria preoccupazione per l'assenza di indicazioni riguardo la nuova imposta municipale unica. Ecco perché gli operatori chiedono che per l'acconto vengano applicate le aliquote base oppure che ci sia una proroga del termine.

Qual è il problema?- Fino a oggi ha compilato il proprio 730 al Caf già un milione di italiani. La nuova aliquota Imu, però, è stata fissata solamente dal 6% dei Comuni; il restante 94%, in base a un emendamento allo studio del Senato che proroga la scadenza del 30 giugno, potrebbe aver tempo fino al 30 settembre. Ma il problema è che i cittadini, come ricorda la consulta nazionale dei Caf, dovranno pagare la rata entro il 16 giugno. E allora che si fa? La consulta dei Caf ha quindi proposto di disporre in via legislativa che la prima rata della nuova imposta municipale unica dovuta per l'anno di imposta 2012 "possa essere calcolata applicando le aliquote e le detrazioni di base". L'alternativa resta "un congruo differimento del termine di pagamento".

Canepari: "Serve una soluzione entro Pasqua"- Il presidente del Consorzio Caf Cgil Mauro Soldini parla di un "generale stato d'incertezza" nel quale versano i contribuenti, i quali hanno come riferimento il fatto che "entro il 16 giugno dovranno versare l'acconto Imu, ma oggi non è possibile sapere quante siano le aliquote certe". Il presidente della Consulta nazionale dei Caf Valeriano Canepari, raggiunto dall'Ansa, ha sottolineato la necessità di trovare una soluzione entro Pasqua, "altrimenti le difficoltà, sia per i contribuenti che per gli operatori, saranno veramente difficili da gestire". Per Canepari la matassa potrebbe essere già sbrogliata oggi infilando un emendamento nel disegno di legge sul fisco, che sarà votato dalle Commissioni Bilancio e Finanze di Palazzo Madama.

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