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I benefit degli ex Presidenti della Camera e le spese pazze di Montecitorio

Gli ex Presidenti della Camera possono contare per tutta la vita su uffici, collaboratori e auto di servizio. L’Ufficio di presidenza ha ridotto tale privilegio, ma alcuni dei suoi membri continuano a protestare anche per le spese troppo allegre.
A cura di Alfonso Biondi
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Gianfranco Fini

L'ufficio di presidenza di Montecitorio ha deciso di tagliare i benefit agli ex Presidenti della Camera, che, fino a ieri, potevano contare su uffici, segretari e auto blu. La delibera votata nella riunione di questa mattina dispone che i benefici agli ex Presidenti della Camera vengano erogati non più per tutta la vita, ma per un periodo di 10 anni dalla cessazione del loro incarico.

I benefit degli ex Presidenti e le tensioni nell'Ufficio di presidenza- Ma c'è una postilla: riguardo la situazione degli attuali ex presidenti, i benefit saranno riconosciuti per un periodo di dieci anni a decorrere dall'inizio della prossima legislatura", cioè dal 2013, a condizione che gli stessi continuino ad esercitare il mandato nella presente legislatura o abbiano esercitato l'ultimo mandato parlamentare nella precedente". Tradotto: Violante, Casini e Bertinotti, che avrebbero dovuto rinunciare ai privilegi da ex Presidente rispettivamente nel 2011, 2016 e 2018, potranno continuare a goderne fino al 2023. Restano fuori Ingrao e la Pivetti. E Fini? Anche lui potrà mantenere i benefit fino al 2023. Nell'ufficio di presidenza, però, si respira aria pesante. Sulla delibera riguardante gli ex Presidenti la platea di votanti s'è spaccata, facendo registrare  5 voti contrari. Niente unanimità neanche sul consuntivo 2011 e sulle variazioni al bilancio interno 2012, che hanno visto astenersi Fontana, il sudista Fallica e addirittura il finiano Lamorte, che hanno così voluto denunciare il mantenimento di spese anacronistiche.

Le spese pazze di Montecitorio- La polemica scoppiata nell'ufficio di presidenza, come rivela Repubblica.it, ha portato alla luce delle spese che, facendo un po' d'attenzione, potrebbero essere decisamente ridimensionate. Parliamo della cancelleria. Ogni deputato riceve mensilmente 2 mila fogli con intestazione "Camera", in un anno sono quindi 24 mila. In più ogni anno gli onorevoli possono contare su un litro di colla liquida e su altri mille fogli per fare delle fotocopie. Ogni 3 mesi arrivano anche 6 gomme (3 da biro, 3 da matita). Completano il quadro 10 dvd, 20 cd. Normalissimo quindi che  la spesa annuale per "carta, cancelleria e materiali di consumo d'ufficio" sfori il milione di euro. Ecco perché alcuni membri dell'ufficio di presidenza hanno deciso di protestare, perché nel 2012 non si può non ricorrere al web in sostituzione della carta. E la carta resta uno dei tasti dolenti: quest'anno verranno spesi più di 7 milioni di euro per stampare atti che saranno comunque presenti sul sito della Camera. Da sommare al milione e 200 mila euro di "servizi vari di stampa". Quest'anno, poi, Montecitorio  spenderà 370 mila euro per "conferenze, manifestazioni e mostre" e 150 mila euro l'anno per "opere d'arte". Arriverà un giro di vite?

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