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I 18enni potranno votare per le elezioni al Senato: arriva il via libera della Camera

La Camera dei deputati ha dato il via libera, in prima lettura, alla proposta di legge che abbassa il limite di età per poter votare alle elezioni dei rappresentanti del Senato. Con questo provvedimento potranno votare tutte le persone con almeno 18 anni e non più con almeno 25 anni. Ora il testo passa all’esame del Senato.
A cura di Stefano Rizzuti
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Arriva il primo via libera dalla Camera alla proposta di legge costituzionale che modifica l’articolo 58 della Costituzione facendo scendere l’età necessario per poter eleggere i senatori da 25 a 18 anni. L’Aula di Montecitorio ha approvato il progetto di legge con 487 voti favorevoli, 5 no e 7 astenuti. Il provvedimento abbassa, dunque, l’età minima per eleggere i componenti del Senato. Ora il provvedimento, approvato in prima lettura, passa all’esame di Palazzo Madama. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro, gioisce per il “consenso quasi unanime” raccolto dalla proposta di legge alla Camera.

Fraccaro parla di un’ottima notizia per la democrazia e aggiunge: “La nostra azione di governo, e in particolare quella sulle riforme istituzionali, è ispirata alla più ampia condivisione delle scelte da parte di tutti. Il nostro lavoro è volto a innovare la Costituzione rafforzando i valori fondamentali sanciti dai nostri padri costituenti. Con l'estensione della platea del corpo elettorale di Palazzo Madama il mandato elettorale che i cittadini conferiscono ai loro rappresentanti avrà una legittimazione ancora maggiore e anche i cittadini più giovani potranno esprimere le loro preferenze per il Senato, aumentando così i diritti di partecipazione”. Per la Lega commenta il deputato Alberto Stefani, sostenendo che questa proposta di legge “sana un anacronismo contro cui, come Lega, ci siamo sempre battuti. Pensiamo che sia il legittimo riconoscimento a una generazione di esercitare, a pieno, il proprio diritto-dovere e riteniamo sia un passaggio utile ad aprire le istituzioni e la vita politica attiva ai più giovani”.

Cosa cambia con questa legge

Se la proposta di legge dovesse vedere la luce, completando il suo iter parlamentare, basteranno 18 anni e non più 25 per eleggere i rappresentanti al Senato. Ad ora possono votare per l’elezione delle due Camere i cittadini in possesso del diritto di elettorato attivo che abbiano raggiunto almeno i 18 anni per la Camera e almeno i 25 per il Senato, secondo quanto previsto dalla Costituzione. Per quanto riguarda l’elettorato passivo, possono essere eletti i cittadini che abbiano compiuto almeno 25 anni per la Camera e almeno 40 per il Senato.

La proposta di legge approvata prevede un solo articolo: “Al primo comma dell’articolo 58 della Costituzione, le parole: ‘dagli elettori che hanno superato il venticinquesimo anno di età' sono soppresse”. Il primo firmatario della proposta di legge è il deputato del Movimento 5 Stelle Giuseppe Brescia, presidente della commissione Affari costituzionali, che ha commentato: "È la migliore spinta politica per questa straordinaria operazione di inclusione democratica che riguarda più di 4 milioni di giovani. Spero che il Senato approvi molto presto questo testo e rifletta sull’abbassamento dell’età per diventare senatori. Le differenze e le distanze tra ogni gruppo e ogni partito restano, ma quando si parla di Costituzione abbiamo il dovere di restare uniti". Approvando il provvedimento l’elettorato attivo del Senato verrebbe equiparato a quello della Camera.

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