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Humanity1 verso Bari: “Non ci è stato dato porto più vicino, siamo preoccupati per condizioni meteo”

“Non avendo ricevuto un porto più vicino per diverse ore, il capitano ha deciso di procedere verso Bari per far sbarcare i 261 sopravvissuti quanto più velocemente possibile”, fanno sapere dalla Humanity1, sottolineando anche di aver comunicato alle autorità i pericoli derivati dalle cattive condizioni meteo.
A cura di Annalisa Girardi
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Operazioni di soccorso a bordo della Humanity 1.
Operazioni di soccorso a bordo della Humanity 1.

La nave umanitaria Humanity1, della Ong Sos Humanity, si sta dirigendo verso il porto di Bari, assegnatole dalle autorità italiane per permettere lo sbarco dei migranti soccorsi lungo il Mediterraneo centrale. A bordo attualmente ci sono 261 naufraghi. "Con Bari a oltre 300 miglia nautiche di distanza e cattive condizioni meteo lungo la rotta, il capitano ha esposto le sue preoccupazioni per per la sicurezza delle persone a bordo al centro di coordinamento per il soccorso italiano", hanno sottolineato gli attivisti su Twitter.

"Condizioni meteo rischiose, ma non abbiamo ricevuto un porto più vicino"

"Tuttavia, non avendo ricevuto un porto più vicino per diverse ore, il capitano ha deciso di procedere verso Bari per far sbarcare i 261 sopravvissuti quanto più velocemente possibile, tenendo sempre d'occhio le condizioni meteo e i rischi alla sicurezza di tutti", hanno poi aggiunto.

"Impiegheremo oltre un giorno per arrivare a Salerno, le condizioni meteo sono avverse"

La scelta del porto di sbarco è stata sottolineata anche da Geo Barents, diretta invece a Salerno: "Impiegheremo oltre 24 ore per arrivare a Salerno con condizioni meteo avverse, ma avere un luogo sicuro per lo sbarco è finalmente una buona notizia per tutte le persone sopravvissute dopo le esperienze traumatiche che hanno affrontato".

La gestione europea

Anche se non il più vicino, costringendo le navi umanitarie a ulteriori ore di navigazione in condizioni meteo avverse, il porto assegnato a Humanity1 e Geo Barents sarà il luogo dove potranno sbarcare tutti i naufraghi a bordo. Nessuna selezione, questa volta. E nessun caso diplomatico.

Mentre alle due imbarcazioni veniva indicata una rotta, infatti, i leader dei Paesi del Mediterraneo si riunivano ad Alicante per il vertice Med9. Un appuntamento saltato da Giorgia Meloni, rimasta a casa con l'influenza, a cui ha invece partecipato il ministro degli Esteri Antonio Tajani. "È un problema globale, non è una questione tra Italia e Francia. Può essere risolto solo a livello europeo", ha detto il numero due du Forza Italia.

"Continueremo a porre il problema. Ho salutato Macron che conosco da tanti anni, possono esserci posizioni divergenti ma bisogna trovare soluzioni a livello europeo, non insistere sulle divisioni", ha poi aggiunto. Infine Tajani ha annunciato che nel documento finale approvato da Alicante ci sarà una proposta della Commissione europea che va nella direzione delle richieste italiane. Una proposta che dovrebbe riguardare proprio la rotta mediterranea, anche se non è ancora chiaro in che modo.

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