video suggerito
video suggerito
Guerra in Ucraina

Guerra Russia-Ucraina, Draghi: “Putin ritiri immediatamente le truppe, in arrivo sanzioni durissime”

Il presidente del Consiglio condanna l’invasione messa in atto dalla Russia e chiede a Putin di “mettere fine immediatamente allo spargimento di sangue e di ritirare le proprie forze militari al di fuori dei confini internazionalmente riconosciuti dell’Ucraina in modo incondizionato”. Poi annuncia sanzioni “molto dure” da parte dell’Ue.
A cura di Tommaso Coluzzi
4.063 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha rilasciato delle dichiarazioni alla stampa a Palazzo Chigi. Il tema, ovviamente, è la guerra tra Russia e Ucraina: "Nella notte, la Russia ha avviato un’offensiva militare nel territorio ucraino da più parti, con lo scopo iniziale di distruggere le principali installazioni di difesa di Kiev – ha spiegato Draghi – L’apparato militare di Mosca si è mosso in maniera coordinata, con incursioni aeree, terrestri, anfibie focalizzate sugli obiettivi di primaria importanza". L'Ucraina – ha sottolineato con forza il presidente del Consiglio – "è un Paese europeo, una nazione amica, una democrazia colpita nella propria legittima sovranità". E ha ribadito: "Voglio esprimere la solidarietà piena e incondizionata del popolo e del governo italiano al popolo ucraino e al presidente Zelensky, quanto succede in Ucraina riguarda tutti noi, il nostro vivere da liberi, la nostra democrazia".

L'ambasciata italiana a Kiev resta aperta e operativa, ha annunciato Draghi, anche per tutelare i circa duemila italiani residenti. "L’Italia condivide la posizione più volte espressa anche dagli alleati di voler cercare una soluzione pacifica alla crisi – ha insistito il presidente del Consiglio – Ho sempre pensato che qualsiasi forma di dialogo dovesse essere sincero e soprattutto utile. Le azioni del governo russo di questi giorni lo rendono nei fatti impossibile. L’Italia, l’Unione Europea e tutti gli alleati chiedono al Presidente Putin di mettere fine immediatamente allo spargimento di sangue e di ritirare le proprie forze militari al di fuori dei confini internazionalmente riconosciuti dell’Ucraina in modo incondizionato".

Draghi ha anche spiegato di aver sentito tutti i partner europei in queste ore: da Macron a Scholz, passando per Von der Leyen. "Con gli Alleati della Nato ci stiamo coordinando per potenziare immediatamente le misure di sicurezza sul fianco Est dell’Alleanza e stiamo rafforzando il nostro già rilevante contributo allo spiegamento militare in tutti i Paesi Alleati più direttamente esposti – ha continuato Draghi – Questo pomeriggio avremo una consultazione dei G7, alla quale parteciperà anche il Segretario Generale della Nato Stoltenberg, al termine della quale mi recherò a Bruxelles per un Consiglio Europeo straordinario". Ed è proprio in quella sede che verrà deciso "un pacchetto di sanzioni molto dure nei confronti della Russia – ha annunciato il presidente del Consiglio – Avevamo ribadito in tutte le sedi di essere pronti a imporre conseguenze severe nel caso la Russia, come è purtroppo accaduto, avesse respinto i nostri tentativi di risolvere la crisi per via politica. Questo è il momento di metterle in campo".

"Capisco che queste siano ore di grande preoccupazione per tutti i cittadini. Domani riferirò al Parlamento sugli sviluppi del conflitto in corso – ha concluso Draghi – Voglio dirvi che il governo intende lavorare senza sosta per risolvere questa crisi. Abbiamo accanto i nostri alleati, l’Europa, gli Stati Uniti. Insieme faremo tutto il necessario per preservare la sovranità dell’Ucraina, la sicurezza dell’Europa, e l’integrità dell’ordine internazionale".

4.063 CONDIVISIONI
4474 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views