Guerra in Ucraina, per il ministro Crosetto “ci saranno più attacchi russi nelle prossime settimane”
"Ogni nazione contribuirà fornendo materiale militare – batterie antimissili e mezzi terrestri – per aiutare la difesa ucraina a fronteggiare il peggioramento del conflitto che rischia di esserci nei prossimi mesi". Il ministro della Difesa del governo Meloni, Guido Crosetto, ha riassunto così l'esito degli incontri che si sono tenuti oggi a Ramstein, in Germania. Nella base aerea degli Stati Uniti situata nella città, su iniziativa del segretario per la Difesa statunitense Lloyd James Austin, si è riunito il Gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina, formato da oltre quaranta Paesi.
I partecipanti si sono confrontati sull'evoluzione del conflitto e sulle nuove esigenze dell'Ucraina, ha fatto sapere il ministero della Difesa italiano in una nota. "Ogni giorno è importante per risolvere la crisi in atto", ha dichiarato il ministro Crosetto. "Ci aspettiamo nelle prossime settimane un inasprimento della guerra con un aumento esponenziale degli attacchi via terra che andranno ad aggiungersi a quelli missilistici portati dalla Russia in quest'ultimo periodo". L'esercito russo, ha ricordato Crosetto, avrebbe formato oltre 300mila nuove reclute.
Inviare carri armati all'Ucraina, la Germania si oppone
Lo scopo dell'incontro era trovare un accordo sul tipo di aiuti da inviare all'Ucraina, in particolare sul piano militare. Un "inasprimento del conflitto" è "probabile", ha riportato Crosetto, affermando che serve un intervento tempestivo per "passare dalle parole ai fatti nel più breve tempo possibile".
Nelle scorse ore, il governo degli Stati Uniti ha comunicato che invierà altri 2,5 miliardi di dollari di armi all'esercito ucraino, con materiali che includono mezzi corazzati, sistemi per la difesa aerea e forniture di missili e proiettili. Anche il Regno Unito, la Danimarca e la Svezia hanno confermato l'invio di nuovi cannoni, missili e mezzi pesanti. La Polonia ha detto di essere pronta a consegnare 14 carri armati Leopardi 2 di fabbricazione tedesca, anche se la Germania deve dare il via libera e per ora ha deciso di non farlo. Il governo di Berlino è l'unico che si è opposto all'invio di carri armati.
Oltre al materiale militare, gli Stati coinvolti oggi continueranno a inviare anche materiale civile. In particolare, il ministero ha parlato di gruppi elettrogeni – cioè generatori di elettricità -, tende e vestiario. L'Italia "continuerà a fare la sua parte" e resterà "al fianco del popolo ucraino contro i vili attacchi che subisce", per sostenerlo fino a raggiungere una "pace giusta", ha detto Crosetto. Oggi il ministro ha incontrato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, il ministro della Difesa ucraino Oleksij Reznikov e altri rappresentanti dei Paesi partecipanti.
Il ministro Crosetto ha anche visitato il personale italiano che si trova in servizio al quartier generale della Nato Allied Air Command: "Grazie perché anche attraverso il vostro prezioso lavoro l'Italia assume, ogni giorno di più, un ruolo di primo piano sullo scacchiere internazionale e in seno all'alleanza atlantica", ha dichiarato il ministro.