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Guerra in Ucraina

Guerra in Ucraina, 30 euro al giorno per i profughi in Italia: l’ordinanza della Protezione civile

In arrivo l’ordinanza della Protezione civile, per stanziare le risorse necessarie per l’accoglienza dei profughi: 600 euro al mese per chi ha una sistemazione autonoma, per un periodo di tre mesi a partire dall’ingresso in Italia, fino al 31 dicembre di quest’anno.
A cura di Annalisa Cangemi
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Sono in tutto 71.940 i profughi ucraini arrivati in Italia dall'inizio della guerra. Secondo i dati del Viminale si tratta di 37.082 donne, 6.661 uomini e 28.197 minori. La maggior parte dei rifugiati è diretto verso Milano, Roma, Napoli e Bologna. Oggi è in arrivo un'ordinanza del Dipartimento della Protezione civile, che dovrebbe stabilire gli aiuti stanziati per ogni profugo in arrivo nel nostro Paese.

Si tratta di contribuiti per coloro che trovano un'autonoma sistemazione e fondi per Regioni, Comuni e associazioni e per le famiglie che accolgono, per un totale di 428 milioni che il governo ha messo a disposizione per l'accoglienza degli ucraini. La maggioranza è ospitata presso familiari e conoscenti, ma una parte ha trovato alloggio presso famiglie italiane. Ci sono poi quelli che sono stati presi in carico dalle associazioni di volontariato, e quelli che si trovano nelle strutture dei sistemi Cas e Sai del Viminale, che sono stati ulteriormente potenziati in vista dei flussi arrivo. La rete dell'accoglienza offre quindi destinazioni diverse, per le quali la Protezione civile prevede differenti forme di supporto.

Per circa 60mila persone che hanno trovato autonoma sistemazione, e godono della protezione temporanea, è previsto un contributo di 600 euro al mese, fino a un massimo di 900 per nucleo familiare, per un periodo di tre mesi a partire dall'ingresso in Italia, fino al 31 dicembre di quest'anno. Il decreto Ucraina ha inoltre ampliato fino ad un massimo di 15mila i posti di accoglienza diffusa attivati attraverso il Terzo settore e dagli istituti religiosi. Per l'accoglienza in questa rete verrà stanziata una quota di 30 euro al giorno a persona. Se ad ospitare sono famiglie, ci sarà per loro un sostegno per le spese affrontate, come le bollette o la spesa.
Previsti poi 152 milioni di euro da stanziare in tutto il 2022 per le Regioni, in base al numero di persone accolte, come contributo forfettario per l'accesso alle prestazioni del Servizio sanitario nazionale, fino ad un massimo di 100mila persone.

Il governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini ha fatto sapere che in settimana ci sarà un incontro delle Regioni con il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio per fare il punto sull'accoglienza: "Avevo chiesto al Governo e hanno ascoltato da un lato un contributo economico di accoglienza a tutte le famiglie, perché se questa rete dovesse venir meno ci sarebbe un difficoltà maggiore. Secondo, abbiamo chiesto, ed è stato accolto, di alzare il contributo minimo medio per ogni persona ospitata nei centri di accoglienza straordinaria". Ora, in vista dell'ordinanza della Protezione civile, ha aggiunto, "ci sarà la richiesta di contributi per gli enti locali: c'è un tema che riguarda la cosiddetta integrazione".
Per il momento sarebbero invece 277 i minori non accompagnati arrivati in Italia. Per la gestione di questa categoria, considerata vulnerabile, è stata nominata il prefetto Francesca Ferrandino. Due terzi si trovano in famiglie autorizzate dal Tribunale per i minorenni, mentre un terzo è ospitato all'interno di strutture.

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