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Guerini: “Italia farà la sua parte negli investimenti in Difesa, nessun tentennamento”

“Alla luce del dibattito di questi giorni, voglio assicurare che l’Italia sta facendo e continuerà sempre di più a fare, senza tentennamenti, la sua parte”: lo ha detto il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, durante il Question Time in Senato.
A cura di Annalisa Girardi
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L'Italia farà la sua parte per quanto riguarda le spese militari e gli impegni internazionali in Difesa. Lo ha detto il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, rispondendo a un'interrogazione durante il Question Time in Senato. Per prima cosa ha ribadito come si siano fatti importanti passi avanti nelle ultime settimane dal punto di vista dell'integrazione europea: "Il tema della Difesa europea è sempre stata al centro del nostro governo. Se l'Unione europea vuole tornare a essere un attore globale deve dotarsi di una politica estera e strategica a tutto campo. Un passo fondamentale in questa direzione l'abbiamo preso una settimana fa, adottando la Bussola strategica. È uno spartiacque nel tema della difesa collettiva", ha detto.

Per poi indirizzare il tema caldo della settimana: "È nell'ottica di questa azione comunitaria che ogni iniziativa nazionale deve essere condotta, se vogliamo confermarci attori affidabili e credibili in Europa, consapevoli delle responsabilità che derivano dallo scenario internazionale in cui ci troviamo, per cui specialmente in questo periodo storico siamo chiamati ad assumerci. Anche per quanto riguarda gli investimenti. È un percorso che va affrontato con gradualità e costanza, tenendo certamente conto dei vincoli finanziari, ma mantenendo ben chiara la direzione di marcia che l'Italia intende perseguire", ha messo in chiaro Guerini.

"Sono necessarie scelte politiche chiare e determinate, e risorse conseguenti da parte di tutti gli Stati membri. Su questo, anche alla luce del dibattito di questi giorni, voglio assicurare che l'Italia sta facendo e continuerà sempre di più a fare, senza tentennamenti, la sua parte", ha poi concluso. Questa mattina si sarebbe arrivati a un'intesa con il Movimento Cinque Stelle per quanto riguarda l'aumento delle spese militari, proprio sulla proposta avanzata ieri da Guerini: cioè di arrivare a spendere in Difesa il 2% del Pil, come chiedono gli impegni presi nel 2014 con la Nato, ma nel 2028 invece che tra due anni. Un compromesso che andrebbe bene anche a Giuseppe Conte.

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