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Gualtieri replica a Salvini e Meloni: “Da loro accuse grottesche, ignorano che Mes già esiste”

Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, replica alle accuse mosse da Matteo Salvini e Giorgia Meloni dopo l’accorto trovato dall’Eurogruppo per le misure economiche che l’Ue metterà in campo per fronteggiare l’emergenza Coronavirus: “Sono accuse grottesche: forse Salvini e Meloni ignorano che il Mes già esiste e che ci sono le condizionalità”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Dopo l’accordo trovato dall’Eurogruppo sulle misure da mettere in campo per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, le opposizioni hanno attaccato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. Con il leader della Lega, Matteo Salvini, che ha già annunciato di voler presentare una mozione di sfiducia nei suoi confronti. Intervenendo a Uno Mattina, Gualtieri replica parlando di “accuse grottesche: forse Salvini e Meloni ignorano che il Mes già esiste e che ci sono le condizionalità, cioè il controllo della troika. L'Eurogruppo ha proposto, e non deciso, che il Mes possa offrire uno strumento incondizionato dal quale, i Paesi che lo vorranno, non l'Italia, potranno prendere dei soldi senza condizione. L’Italia e il premier Conte hanno detto e ripetuto che il Mes non è adatto ad affrontare la crisi". Inoltre, ricorda Gualtieri, “l’Italia non ha firmato nulla, non ha fatto richieste per aderire a nessun prestito Mes”.

Il ministro dell’Economia parla soprattutto del Mes per cui, “contrariamente alla proposta originaria, è stata eliminata ogni condizionalità”. Gualtieri ribadisce che l’Italia non ha deciso di accedere al Mes, ma sottolinea che con questo strumento “si mette a disposizione di chi lo vorrà un'altra linea di liquidità che può arrivare fino al 2% del Pil e che può essere attivata senza nessuna condizione”.

L’accordo trovato dall’Eurogruppo, secondo Gualtieri, “è stato un ottimo primo tempo, ora dobbiamo vincere la partita. Si è passati da un testo originario, su cui avevamo messo il veto, che conteneva un'unica proposta, il Mes con alcune condizioni. Grazie alla nostra battaglia, siamo arrivati ad un testo con quattro strumenti e per la prima volta si mette sul tavolo la proposta di un fondo per la ripresa finanziato con titoli comuni, che è esattamente la proposta dell'Italia”.

Quelli che l’Ue sta discutendo sono strumentinuovi che l'Europa prima non aveva. Sono risorse preziose che potranno arrivare a sostenere questo sforzo senza precedenti che l’Italia e gli altri Paesi stanno realizzando, per affrontare un'emergenza economica che non si era mai vista, con quella giusta azione di contrasto all'epidemia che ha costi economici che devono essere sostenuti attraverso l'emissione massiccia di risorse per le famiglie, le imprese e i lavoratori”. Il ministro dell’Economia prosegue: “Non chiediamo la mutualizzazione del debito passato, ma che le risorse necessarie per la sfida contro il virus siano risorse comuni”. Infine, conclude Gualtieri, sul recovery plan “ci sarà la battaglia più dura in Europa. Alcuni Paesi si oppongono alla proposta, ma noi siamo riusciti a metterla sul tavolo. Daremo battaglia al Consiglio europeo. E saremo molto determinati”.

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