Grilloleaks, il sito che rivela i segreti di Beppe Grillo e del M5S
UPDATE: Risulta da qualche ora "irraggiungibile" il sito web grillo-leaks.com che stamattina ha reso note conversazioni tra il leader dei 5 Stelle Beppe Grillo e alcuni parlamentari del Movimento. Sulla vicenda, la deputata Carla Ruocco chiede "l'intervento della polizia postale". E infatti il capogruppo al Senato Bruno Marton annuncia come il movimento "abbia sporto denuncia" contro i responsabili del sito grillo-leaks.com che risulta far riferimento ad un tale "Paolo Casta". Verosimilmente uno pseudonimo.
File audio di conversazioni tra deputati del M5S e Beppe Grillo e materiale scottante su quanto accade dietro le quinte del Movimento. È quello che promette di rivelare Grillo-leaks, un sito apparso online solo da qualche giorno e che potrebbe dare vita ad una vera e propria wikileaks grillina. Sulla homepage compare l'organigramma del partito che tanto di faccine cliccabili dei leader Beppe Grillo, Gianroberto Casaleggio e del figlio di quest'ultimo, Davide, e quelle degli esponenti del direttorio e di alcuni tra i parlamentari più in vista. Sul sito è possibile trovare inoltre tutti i riferimenti, anche privati, dei leader del movimento con tutte le ovvie conseguenze. Dietro lo slogan "La Trasparenza andrà di moda", il sito preannuncia l'obiettivo di rivelare tutte e le incongruenze che si nasconderebbero dietro il movimento fondato da Grillo e Casaleggio con documenti, audio e video relativi ai protagonisti del M5S e per questo chiede anche un aiuto ai lettori per raccogliere altro materiale scottante promettendo di proteggere le fonti. Dopo un boom di contatti il sito è atualmente offline e non risulta più raggiungibile, l’account sembra essere stato sospeso.
Tra i primi documenti proprio uno che riguarda il comico genovese. Si tratta di un audio registrato nello scorso novembre mentre Grillo e alcuni deputati discutono animatamente di problemi nel M5S. Si tratta di un incontro avvenuto nella villa di Bibbona quando diversi attivisti erano andati a protestare contro l'espulsione di alcuni di loro per il problema delle rendicontazioni. Dall'audio viene fuori un Movimento spaccato e con molti contrasti tra vari esponenti e gruppi. Cliccando sulle facce degli altri parlamentari vengono rivelate invece alcune frasi rubate anche se rimangono frasi attribuite e non c’è prova che siano reali. Tra di queste vi sono affermazioni come "Passo la settimana parlamentare ad aumentare i miei follower" o "Il Movimento 5 Stelle è un brand in calo", attribuite ad Alessandro Di Battista, "Ma come non l’avevate capito che comanda Gianroberto Casaleggio" attribuita a Roberto Fico, ma anche "Gli attivisti non contano, conta quello che decidono su a Milano" attribuita a Nicola Morra.