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Grillo torna all’antico: “Responsabili dello sfacelo tutti a casa, ma prima in galera”

Il capo politico del Movimento 5 Stelle, nel presentare gli ennesimi dati negativi sull’economia italiana, attacca: “Chi è responsabile dello sfacelo attuale se non i partiti? Tutti a casa, ma prima in galera”.
A cura di Redazione
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Questa volta la mobilitazione di militanti ed attivisti grillini è trainata dall’hashtag #nonpaganessuno ed è legata ad un report della Cgia di Mestre che evidenzia come persistano tempi lunghissimi per i pagamenti della pubblica amministrazione e non solo, malgrado l’entrata in vigore di una serie di provvedimenti che recepiscono la direttiva europea contro i ritardi nei pagamenti (ricordiamo che per legge il committente deve pagare il fornitore entro 30 giorni dal ricevimento della merce o dall’emissione della fattura, salvo specifici accordi fra le parti). Una situazione che colloca l’Italia fra “i peggiori pagatori d’Europa” e che è causa della crisi di molte aziende, soprattutto di dimensioni medio – piccole.

Ma soprattutto, una situazione che chiama in causa precise responsabilità degli ultimi governi, incapaci persino di garantire i pagamenti della Pubblica amministrazione. E, in tal senso, l’attacco di Beppe Grillo è nettissimo:

In Italia non paga più nessuno. Non la PA alle aziende i loro crediti, ma ne pretende in anticipo le tasse. Non tra azienda e azienda per mancanza di liquidità in un circolo vizioso in cui nessuno alla fine paga più nulla. Le banche non mollano un euro alle imprese e preferiscono investire in titoli o in speculazioni finanziarie. Provate a farvi dare un fido o un'apertura di credito. Lo avrete solo se non avete bisogno, mettendo in cambio però le vostre garanzie personali. La mancanza di soldi è come la mancanza di ossigeno. Le aziende chiudono per asfissia e molte addirittura non pagano o rimandano il pagamento degli stipendi. Nel frattempo, come dice CiccioBomba, il premier con la mano in tasca, le famiglie italiane si sono arricchite. L'Italia si sta deindustrializzando, si sta trasformando in un deserto. Le tasse non bastano più, (non basteranno mai) a coprire le ruberie del Sistema e il debito pubblico sta diventando uno tsunami. Già, ma chi lo ha creato il debito pubblico se non la corruzione per cui le Grandi Opere e anche quelle piccole oltre che inutili costano fino al doppio di quelle europee? E chi è responsabile dello sfacelo attuale se non i partiti? Tutti a casa, ma prima in galera.

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