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Grillo sicuro: “Eleggeranno Amato Presidente della Repubblica”

Il Movimento 5 Stelle attacca ancora il Presidente del Consiglio: “Non vuole dare i nomi per il Quirinale nemmeno al suo partito”.
A cura di Redazione
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Quando mancano pochi giorni all’elezione del successore di Giorgio Napolitano, continua la guerra di posizione fra le forze politiche italiane. Come noto, il Movimento 5 Stelle non indicherà nomi “propri”, ma attenderà la “rosa” proposta dal Presidente del Consiglio per sottoporla al giudizio della propria base di iscritti, probabilmente attraverso una votazione sul blog di Beppe Grillo. Allo stesso tempo, però, non intende partecipare con una propria delegazione agli incontri con esponenti del Partito Democratico, proprio perché si ritiene inutile una “consultazione a decisione già presa”.

Su questo punto torna Beppe Grillo con un post pubblicato sul suo blog in cui si suggerisce che l’accordo fra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi sia sul nome di Giuliano Amato, da eleggere al quarto scrutinio quando il voto delle opposizioni (anche interno ai singoli partiti) sarà ininfluente. Questo spiegherebbe il perché Renzi si rifiuti di comunicare la rosa dei nomi, anche ai suoi compagni di partito. Ecco il ragionamento di Grillo:

Il M5S ha chiesto i nomi dei candidati alla presidenza della Repubblica a Renzie. Si prende atto che non vuole darli. Si dice che il nome in realtà sia uno solo e sia già deciso: Giuliano Amato imposto da Berlusconi come presidente di garanzia e che verrà votato al quarto turno quando il voto delle opposizioni (interne ed esterne) sarà ininfluente, al contrario dello spirito della Costituzione che voleva un presidente super partes e non del governo o di due partiti. Renzie, e questo è stupefacente, i nomi non li vuole comunicare neppure al partito di cui è segretario. Vuol fare una sorpresa ai suoi senza nessuna discussione interna. Ora ci chiede di andare al tavolo del Nazareno, ma a fare che? E' un tentativo grossolano di rovesciamento delle parti supportato dai media. Ma noi siamo stanchi di questi giochini. La ricreazione è finita. E' sufficiente che Renzie ci mandi un tweet con la rosa dei nomi e noi la sottoporremo ai nostri iscritti attraverso la Rete. La rosa a questo punto la chiediamo al Partito Democratico. C'è nessuno in casa? Toc, toc, un segnale di democrazia da parte di chi se la è intestata nel nome è doveroso.

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