Grillo scherza in cinese sull’uscita dell’Italia dalla Via della Seta: “Ora spero nella Via del Basilico”
Beppe Grillo parla in cinese, grazie all'intelligenza artificiale, e lo fa in un video in cui polemizza in modo semiserio con il governo Meloni per la decisione, anche se ancora non ufficiale, di uscire dall'accordo con Pechino sulla Via della Seta, firmato dall'esecutivo Conte nel 2019. Il mancato rinnovo ovviamente scontenta il Movimento Cinque Stelle, che su quell'accordo commerciale aveva investito. È abbastanza probabile che il governo voglia disfarsi di quel patto, sottoscritto dal governo Conte, anche perché gli Stati Uniti hanno fatto pressioni abbastanza esplicite in questo senso.
Il Garante del M5s dunque ironizza sulla decisione di rinnovare il memorandum sulla Belt and Road Iniziative, in scadenza a fine anno, e pubblica sul suo blog un videomessaggio tutto in cinese, creato con l'intelligenza artificiale, dal titolo ‘Ho qualcosa da dirti', scritto in ideogrammi cinesi.
"Anche io, da buon genovese, ho chiesto all'ambasciatore di investire nel basilico genovese, perché auspico in un accordo che veda "La Via della seta" congiungersi con "La Via del Basilico", sarebbe fantastico!", scrive Grillo, concludendo il suo ragionamento di Grillo sull'ascesa della Cina.
"Stiamo assistendo ad uno spostamento di pensiero pazzesco. La robotica, l'intelligenza artificiale, la velocità della tecnologia stanno cambiando ogni cosa intorno a noi. Cambierà tutto quello che viene trasportato, sarà disegnato in un luogo, trasmesso vicino al cliente, stampato da lui stesso, e creato solo con l'iphone. E la Cina è al centro di tutta questa rivoluzione. Non possiamo far finta di niente. Nel mondo girano 500 milioni di container e una nave container inquina come 50 milioni di auto in un anno. La Cina è da sempre raccontata come il maggior produttore di gas serra al mondo, ma il 40% delle emissioni cinesi è imputabile a produzioni di beni esportati specialmente verso Europa e Stati Uniti, emissioni di fabbriche occidentali. 90 aziende private sono responsabili dei 2/3 delle emissioni dei gas serra: Chevron, Shell, Bp, Walmart, Ikea… E noi continuiamo a fare negoziazioni sul clima con gli Stati, che si basano sulle emissioni di ciascuno Stato e non sulla distribuzione di tecnologia ad alta efficienza".
"Il mondo è diventato grossolanamente diviso tra coloro che sono sporchi e coloro che fingono di essere puliti. E io, che sono l'ultima ruota del carro, sono stato invitato dall'ambasciatore cinese a Roma, Jia Guide, perché voleva sapere cosa pensassi io, della Cina. I cinesi hanno inventato la carta, la polvere da sparo, la stampa, la bussola e il calcio! 260 anni a.C. hanno inventato una palla di pelle riempita di piume. E negli ultimi 70 anni hanno portato fuori dalla povertà assoluta 800 milioni di persone, favorendo tra l'altro la costituzione della più grande classe media al livello nazionale, con circa mezzo miliardo di persone. È pazzesco".
"Negli ultimi 15 anni – continua l'ex comico – la Cina ha contributo in media al 30% della crescita del PIL globale, tre volte superiore a quello degli Stati Uniti. Recentemente il Pil cinese è cresciuto del 6,3% tra aprile e giugno su base annua, anche se minore rispetto ad alcune previsioni ma ha comunque tenuto e sicuramente hanno capito e stanno anticipando i tempi. Il Presidente Xi Jinping ha visitato 50 nazioni per investimenti. Ha investito 600 milioni di dollari nel Pireo che è diventato la nuova porta del mondo, e oggi il porto vale oltre 1 miliardo. La Cina ha investito nel petrolio in Venezuela, in swap, in valuta argentina, nelle ferrovie in Brasile, in Ecuador. La Cina compra terreni, 3.000 ettari di terreno in Francia per fare la farina per oltre 1000 boulangerie che sono nate in Cina. Davanti a tutto ciò dobbiamo guardare con interesse e cercare di capire come la Cina si avvicina agli ‘altri', ai paesi stranieri". Grillo poi aggiunge un post scriptum scherzoso: "P.s. Appena ho finito di registrare mi hanno liberato".