Grillo rilancia: “Un’Italia federale con 5 macroregioni”

Aveva suscitato non poche polemiche il post di Beppe Grillo (dal titolo "E se domani") nel quale si tratteggiava l'idea di una decentralizzazione vera di poteri e funzioni dello stato a livello di macro-regioni "recuperando l'identità di Stati millenari come la Repubblica di Venezia e il Regno delle due Sicilie", anche per evitare il domani in cui "i Veneti, i Friulani, i Triestini, i Siciliani, i Sardi, i Lombardi non sentano più alcuna necessità di rimanere all'interno di un incubo dove la democrazia è scomparsa, un signore di novant'anni decide le sorti della Nazione e un imbarazzante venditore pentole si atteggia a presidente del Consiglio, massacrata di tasse, di burocrazia che ti spinge a fuggire all'estero o a suicidarti, senza sovranità monetaria, territoriale, fiscale, con le imprese che muoiono come mosche". Polemiche che in realtà si erano sommate al dileggio di cui era stato oggetto lo stesso Grillo, specie sui social network, soprattutto per alcuni riferimenti storici "piuttosto confusi".

Oggi però il capo politico del Movimento 5 Stelle torna sull'argomento, rilanciando la proposta "federale" e rispondendo ai tanti commenti "dubbiosi" che erano comparsi sul blog:

E se oggi… i post del blog fossero commentati per i loro contenuti e non con fantasiose e interessate valutazioni. E se oggi… gli Stati federali esistono ovunque e funzionano, come gli Stati Uniti e la Svizzera. E se oggi… accorpare le Regioni in cinque macroregioni omogenee può migliorane il loro funzionamento e diminuire i costi e gli sprechi. E se oggi… distribuire più poteri gestionali alle macroregioni non significa secessione. E se oggi… un'Italia federale può mantenere comunque poteri centrali come gli Esteri e la Difesa. E se oggi… decentrare può servire a disinnescare spinte di disgregazione dello Stato che sono già in atto…