Grillo rilancia l’iniziativa dei Cittadini Europei per il Reddito di base incondizionato: che cos’è
"Continua la raccolta firme per chiedere all'Europa l'introduzione di un Reddito Universale per gli Stati membri. Se non lo avete ancora fatto, firmate e condividete! C'è tempo fino al 25 Giugno 2022": con questo tweet Beppe Grillo rilancia l'iniziativa dei Cittadini europei per un reddito di base incondizionato in tutta l'Unione, una raccolta firme che punta a quota un milione di nominativi da presentare alla Commissione europea. In questo modo, si legge nel sito del progetto lanciato a settembre 2020, si punta a garantire "l'esistenza materiale di ogni persona e l'opportunità di partecipare alla società come parte della sua politica economica".
Ciò che si chiede a Bruxelles è di presentare una proposta concreta per i redditi di base incondizionati in tutta l'Ue, "che riducano le disparità regionali, al fine di rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale" attraverso tutti gli Stati membri. Un obiettivo, si legge sempre nel sito, anche al cento della dichiarazione congiunta di Consiglio, Parlamento e Commissione del 2017, in cui si era affermato che "l'Ue e i suoi Stati membri sosterranno anche i sistemi di protezione sociale efficienti, sostenibili ed equi per garantire il reddito di base" in modo da combattere le diseguaglianze.
Viene poi definita la natura del reddito di base incondizionato, il quale deve rispondere a quattro criteri. Deve essere universale, cioè erogato a tutti i cittadini; individuale, ossia versato a ogni uomo, donna o bambini su base personale; incondizionato, in quanto diritto umano e legale non deve dipendere da alcuna condizione preliminare; e abbastanza alto da garantire un tenore di vita dignitoso che possa soddisfare gli standard sociali e culturali delle società del Paese in cui il singolo vive.
Si spiega inoltre che il reddito di base incondizionato consisterebbe in pagamenti periodici in contanti e arriverebbe appunto a tutti i cittadini residenti senza alcuna verifica dei mezzi, in modo da garantire loro per tutta la durata della vita un tenore di vita al di sopra della soglia di povertà. Che, secondo gli standard dell'Unione europea, corrisponde al 60% del cosiddetto reddito medio nazionale equivalente. La cifra erogata, inoltre, potrà essere spesa da ciascuno come meglio crede, senza alcun vincolo.