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Grillo rilancia la versione della polizia: “Gli operai hanno cercato lo scontro”

Sul blog di Beppe Grillo una intervista ad Igor Gelarda, del Consap che farà discutere: “I poliziotti, tutte le volte che devono colpire un altro operaio, un’altra persona che come noi ha difficoltà a arrivare a fine mese è dispiaciuto, è una guerra tra poveri, tra proletari, come diceva Pasolini, e è una cosa che fa male a tutti”.
A cura di Redazione
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"Quando i manifestanti cercano di sfondare il cordone il funzionario addetto all’ordine pubblico, che si rendo conto che stanno cercando di andare in un luogo dove non potevano andare, dà il bruttissimo ordine, che è quello della carica, anche brutto a sentirsi, ma che è l’unico che si può dare in quel momento per cercare di gestire e mantenere la cosa, quindi non c’è stato un attacco della polizia, ma una difesa". È certamente questo uno dei passaggi più controversi della lunga intervista che Igor Gelarda, dirigente nazionale del sindacato di polizia Consap, rilascia al blog di Beppe Grillo (che già qualche settimana fa aveva ospitato il suo allarme tubercolosi, rivelatosi, fortunatamente, infondato). Un colloquio in cui si analizzano gli "scontri" fra la polizia e gli operai delle acciaierie di Terni a Roma ed in cui Gelarda rilancia la "versione della polizia": "Ho visto tanti video che sono stati postati, mi sono fatto una idea, a un certo punto un manipolo di manifestanti, che saranno stati una trentina con uno striscione in mano, piuttosto che prendere verso sinistra, dove era prevista la manifestazione cerca di andare a destra e di forzare un cordone di polizia che era messo lì a chiusura proprio della piazza".

Nella lettura di Gelarda, insomma, dai video "si evince chiaramente che c’è un cordone della polizia in un angolo di questa piazza […] quindi è evidente che quello era un posto dove la gente e i manifestanti non dovevano passare, poi si vede questo manipolo di manifestanti che accelera a un certo punto e va contro i poliziotti, cercando di forzare il cordone". Non sembra esserci, in questa analisi, spazio per la critica all'operato della polizia (anche se non si fa cenno degli errori nella ricostruzione del ministro dell'Interno Alfano, ad esempio) e, anzi, "i sindacalisti della Fiom, dovrebbero bene sapere che se cerchi di uscire dalla zona che ti è stata data entrerai in contatto con la polizia". Certo, il dirigente sindacale non ha elementi per parlare di scontro premeditato, ma avverte: "Io non credo che ci fosse una volontà deliberata, ma sicuramente avrebbero potuto gestire la cosa in maniera diversa. E poi voglio dire una ultima cosa importante, la gente è arrabbiata con la polizia, perché ha picchiato questi manifestanti, però attenzione signori miei la polizia non può risolvere i drammi sociali e occupazionali di questo paese".

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