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Grillo punta Berlusconi: “È il primo nella lista per il nostro Politometro”

Il capo politico del Movimento 5 Stelle dedica un trafiletto al “ritorno” di Berlusconi e spiega: “Ci fosse il nostro politometro (che misura la differenza tra ricchezza posseduta dai politici dall’atto della nomina, ndr) sarebbe il primo nella lista”.
A cura di Redazione
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Qualcuno forse ricorderà il “politometro”, la proposta di Beppe Grillo di mettere a punto uno “strumento per valutare la differenza tra ricchezza posseduta dai politici e dai funzionari pubblici dall'atto della loro nomina nell'arco degli ultimi vent'anni” e dunque procedere ad un “recupero crediti” nei confronti di chi abbia abusato della propria posizione per aumentare il proprio patrimonio personale. Ebbene oggi, con un post dal titolo “evocativo”, Beppe Grillo torna a proporre l’utilizzo del politometro per un “imputato eccellente”, ovvero Silvio Berlusconi.

Il Cavaliere ha infatti terminato il proprio periodo di prova ai servizi sociali a Cesano Boscone e dunque “torna a piede libero da pregiudicato”. Ma, nella lettura di Grillo, da tempo si è disinteressato della sua creatura politica, Forza Italia, per concentrarsi solo sulle sue aziende, con la complicità di Matteo Renzi che, “si è ben guardato dal fare una legge contro il conflitto di interessi, contro la corruzione, che non ha ritoccato il canone delle frequenze televisive e ha messo in vendita RaiWay cui è seguita l'OPAS di Mediaset”. Da qui la “suggestione”: se ci fosse il Politometro, Berlusconi sarebbe il primo della lista. E, conclude Grillo, in fondo è solo questione di tempo.

Berlusconi ha finito i servizi sociali. Ha scontato la condanna e torna a piede libero da pregiudicato. Nel frattempo nulla è cambiato ed è cambiato tutto. Forza Italia è scomparsa, stando alle ultime rilevazioni ha dimezzato gli elettori dal 2013, ma forse gli effetti reali saranno peggiori come si è visto per le elezioni regionali in Emilia Romagna, dove è passata da mezzo milione a centomila voti. Le casse del partito sono vuote: non è più possibile garantire gli stipendi ai dipendenti e neppure pagare gli affitti delle sedi. Berlusconi sta lasciando morire il partito e i rumors dicono che la sua avventura nel Milan sia quasi al capolinea. Unico interesse Mediaset, che in Parlamento vista la sua assenza è stato curato da Renzie, la sua dolce metà, che si è ben guardato dal fare una legge contro il conflitto di interessi, contro la corruzione, che non ha ritoccato il canone delle frequenze televisive e ha messo in vendita RaiWay cui è seguita l'OPAS di Mediaset. Berlusconi torna ma non se ne è mai andato, messo alla porta del Senato dal M5S è tornato dalla finestra passando per il Nazareno. Il nome di un pregiudicato, leader di un partito nato con la mediazione della mafia, che ha beneficiato di leggi ad personam per la prosperità delle sue imprese a partire da Bottino Craxi sarebbe il primo della "lista di proscrizione" per l'applicazione delPolitometro, a pari merito con De Benedetti. E' solo questione di tempo.

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