"Apprezzo che si metta insieme la parte migliore del paese per cambiare totalmente lo scenario che attualmente ci governa poi cosa accadra' non lo sa nessuno perche' il quadro e' ancora in movimento e ci sara' un autunno caldo imprevedibile". Nel dibattito apertosi dopo la sibillina dichiarazione di Di Pietro sul fronte dei non allineati interviene anche Luigi de Magistris. Il primo cittadino di Napoli, reduce da un travagliato rimpasto della Giunta (con non poche polemiche scaturite dalla decisione di revocare le deleghe all'assessore al bilancio Riccardo Realfonzo), aveva infatti solo pochi giorni fa annunciato la volontà di dar vita ad un movimento dei Sindaci, un gruppo in grado di presentarsi alle politiche con un programma strutturato e fondato intorno alle esperienze amministrative e allo spirito della cosiddetta "rivoluzione arancione". Certo, de Magistris reputa "improbabile" che Grillo accetti alleanze del genere (come del resto vi avevamo anticipato ieri), ma continua a considerare in costruzione il cantiere dell'alternativa al Governo Monti: "C'e' una rete di sindaci che ragionano per difendere il popolo, le comunita', per contare in politica, per fare proposte e, mi auguro, per appoggiare lo schieramento migliore. Non c'e' pregiudiziale (nei confronti del PD, ndr) ma diremo la nostra, soprattutto dopo l'estate. Ci sara' qualcosa di molto forte e quello che abbiamo detto in questi giorni contro il Governo e la maggioranza che lo sostiene mi sembra molto evidente". Insomma, anche de Magistris è nel campo dei "non allineati" alla maggioranza che sostiene Monti? Non proprio, oppure non ancora: anche perché, a chi conviene sbilanciarsi in questo momento?
Anche Sinistra e Libertà del resto si smarca dall'abbraccio con Idv e M5S. Come aveva subito anticipato Vendola, la linea di Sinistra Ecologia e Libertà non è affatto schiacciata sulle posizioni oltranziste dell'Italia dei Valori ma soprattutto su quelle "ancora poco chiare" del Movimento 5 Stelle. L'ennesima conferma arriva da una nota a firma Gennaro Migliore:
Sentire parlare di non allineati è come quando sento parlare Casini di fronte dei responsabili. È vecchissima politica. La nostra politica non può ridursi a schieramenti, dove non contano mai i contenuti. I problemi gravissimi del paese si devono affrontare cambiando la politica europea e rompendo con l'austerità di Monti. Rispetto tutte le forze politiche e credo che il M5S sia un movimento che non va esorcizzato, tuttavia non capisco cosa potrei discutere con chi ritiene che destra e sinistra non voglia dir più nulla e che su tanti temi, a partire dall'Europa, ha una torsione molto conservatrice e nazionalista. […] Non ripetiamo stancamente il teatrino della politica. Non rinunciamo ad una proposta che cambi il paese come sta facendo Hollande in Francia. Chiedo a Di Pietro di rendere espliciti e non solo sottintesi i progetti di alleanza con Grillo. Abbiamo bisogno di trasparenza da parte di tutti, per evitare di dare l'immagine di una politica che si chiude nelle stanze e decide solo per volontà dei leader.
Insomma, un'alleanza di cui nessuno sente la necessità, se non il solo Di Pietro che, probabilmente, cerca un modo per uscire dall'impasse in cui è precipitata l'Italia dei Valori. A tal proposito è di pochi minuti fa la conferma del fatto che il Movimento 5 Stelle correrà da solo alle prossime elezioni, affidata ad un secco messaggio dal profilo twitter di Beppe Grillo:
Il MoVimento 5 Stelle non si alleerà con nessun partito per le prossime elezioni e non ha ricevuto proposte da parte di alcuno
— Beppe Grillo (@beppe_grillo) Luglio 27, 2012