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Grillo: “Non voglio essere moderato mentre stuprano l’Italia”

Nuovo durissimo attacco di Beppe Grillo ai partiti: “Saremo maleducati, civilmente maleducati. E, con la massima cortesia, li manderemo a fanculo”.
A cura di Redazione
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"I limiti sono stati superati, non me la sento più di essere moderato, di rimanere entro certi limiti". Comincia con questa considerazione il nuovo sfogo contro i partiti e la politica che Beppe Grillo affida alle pagine del suo blog. Un ragionamento sul concetto di "moderazione" e sulla particolare declinazione che la parola moderato acquisisce se riferita alla politica della Seconda Repubblica. Uno sfogo durissimo, con il capo politico del Movimento 5 Stelle che si interroga anche sull'utilizzo della violenza, respingendolo certo, ma ribadendo che è il sistema ad usare violenza nei confronti dei cittadini.

E in tutto questo, in questa "Italia stuprata", dove gli "indifferenti fanno più schifo dei delinquenti", a dettare legge sono "la compostezza di un Napolitano, la serietà di Capitan Findus Letta, la controllata sicumera di D'Alema" e a Grillo non resta che interrogarsi su quale sia "il limite oltre il quale non ci sono più limiti". Ecco come:

Non me la sento più di essere moderato, di rimanere entro "certi limiti". Quali limiti? I limiti sono stati superati. Il Parlamento è formato da una schiera di servi. La Corte Costituzionale è un gerontocomio che prende decisioni, come sulla legge elettorale, dopo anni di pacate riflessioni. Il presidente della Repubblica rieletto per la seconda volta è di fatto anticostituzionale. La giustizia è bloccata da nove milioni di processi in corso che saranno smaltiti alla morte degli imputati. Un truffatore fiscale condannato in via definitiva invece di essere cacciato dal Senato è trattato come uno statista. Non voglio essere moderato mentre l'Italia è stuprata. Essere moderato equivale oggi a girarsi dall'altra parte. Sono stanco di dover spiegare a dei rimbambiti dalla televisione per l'ennesima volta cose ovvie anche per un bambino. Cosa vuoi spiegare a chi non vuol sentire? La violenza non paga, è vero, ma è il Sistema a usare violenza contro i cittadini. Lo fa ormai alla luce del sole. Mentire, rubare, corrompere sono diventati atti politici. Appartengono alla sfera della negoziazione, dei patti sottobanco, dello status quo, della realpolitik. Bottino Craxi non è un più un latitante, ma un perseguitato e il suo ex scudiero Amato, uno sgorbio istituzionale, una risorsa della Nazione. Qual è il limite oltre il quale non ci sono più limiti? Gli indifferenti mi fanno più schifo dei delinquenti. Stanno a guardare, come se la cosa pubblica non gli appartenesse e poi votano per mantenere i loro piccoli e grandi privilegi. Guardare i telegiornali di regime ti fa ribollire il sangue, ma devi rimanere calmo, moderato, sulla poltrona con tua moglie che ti chiede di non gridare. "Non ti sentono! E' inutile!". Tu devi sfogarti in qualche modo o buttare la televisione dalla finestra, ma devi moderarti come quando qualcuno ti dice che "bisogna" fare qualcosa mentre lui, questo parassita, non muove un dito, né lo ha mai mosso in vita sua, vero guardone della democrazia. Essere moderati, parlare forbito, non alzare i toni, non dire nulla di sconveniente mentre ti svaligiano la casa, ti tolgono la sovranità nazionale, ti rubano il futuro. Questo vogliono. Moderazione, silenzio, educazione. Prendete esempio dalla compostezza di un Napolitano, dalla serietà di Capitan Findus Letta, dalla controllata sicumera di D'Alema, dai leader dei moderati Monti e Casini. Non siate sgarbati, non dite parolacce, non turbate l'ordine costituito. Questi sventolano un drappo rosso verso i cittadini. Moderati si muore.

Noi supereremo i limiti. Usciremo dalla gabbia. Saremo maleducati, civilmente maleducati. E, con la massima cortesia, li manderemo a fanculo.

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