Grillo non cambia idea: “Non andremo nei talk show”
Arriva a stretto giro di boa la risposta di Beppe Grillo ai tanti militanti e commentatori che, nell’analizzare il risultato delle elezioni regionali in Calabria ed Emilia Romagna, avevano ipotizzato cambiamenti nella comunicazione del Movimento 5 Stelle, magari consentendo ad eletti o rappresentanti di andare con più frequenza in televisione. In sostanza, Grillo però risponde picche: sì alla partecipazione a “confronti elettorali” come quelli di Sky e ad interventi nelle emittenti locali su temi specifici, no secco alla presenza dei parlamentari nei talk show.
Del resto, nella lettura del capo politico del Movimento 5 Stelle i “talk show stanno morendo di asfissia di ascolti” e le partecipazioni degli onorevoli 5 Stelle (come quella di Rizzetto ad Omnibus) sono puramente a titolo personale. Ecco il pensiero di Grillo:
I talk show stanno morendo di asfissia di ascolti. Accompagnano in questo, in modo naturale e parallelo, il percorso della disaffezione al voto alla politica. Il M5S ha partecipato in passato a trasmissioni televisive nelle quali poteva esprimere la propria opinione su temi specifici e lo farà in futuro soprattutto a livello di emittenti locali dove si trattano aspetti vicini ai cittadini come quello dell'ambiente o a confronti elettorali come è avvenuto conGiulia Gibertoni su Sky. La partecipazione di Rizzetto al talk "Omnibus" intitolata "Il M5S ritorna in televisione" di oggi è quindi stata a titolo del tutto personale, Rizzetto non rappresenta la posizione del M5S, né qualcuno gli ha dato questa responsabilità. Libero di dire la sua opinione e di partecipare ai talk, ma non a nome del M5S.