Grillo: “Mai alleati dei partiti, con questa gente non abbiamo nulla a che fare”
Mentre ancora infuria la polemica sul presunto incontro fra Matteo Salvini e Davide Casaleggio, circostanza smentita dai diretti interessati ma sostenuta da Repubblica, Beppe Grillo torna a parlare del tema "alleanze", in vista delle prossime elezioni politiche. Il capo politico del MoVimento 5 Stelle, come già in passato, appare netto: nessuna alleanza, né pre né post voto, nessun accordo organico con i partiti, nessun inciucio con gli uomini di quella che Grillo definisce la "vecchia politica".
Nell'analisi pubblicata sul blog, si sostiene che siano i media a voler tirare il MoVimento da una parte e dall'altra, allo scopo di far passare in secondo piano "i programmi" e le scelte per il Paese dei grillini. Grillo, dunque, rilancia l'idea dell'alleanza con i cittadini, che è stata il canovaccio degli ultimi mesi in Parlamento.
Ecco cosa scrive il capo politico del MoVimento:
Il MoVimento 5 Stelle ha un solo padrone: i cittadini, gli unici nostri alleati. La stella polare che ha sempre guidato il nostro programma politico è la volontà del popolo. Con Rousseau siamo la prima e unica forza politica al mondo che fa decidere online agli iscritti i propri candidati e il proprio programma. Ogni cittadino italiano che abbia compiuto 18 anni, non iscritto a partiti, può entrare nel MoVimento 5 Stelle e partecipare a questo straordinario progetto di democrazia diretta.
Il MoVimento 5 Stelle è nato da un'esigenza che viene dal basso, dalle liste civiche, dai cittadini che sono stati abbandonati dallo Stato, presi in giro e vessati per anni dai partiti. Partiti che sono sempre gli stessi e sempre guidati dalle stesse persone da 20 anni. Noi con questa gente, e lo abbiamo detto da quando siamo nati, non vogliamo avere nulla a che fare. Non faremo nessuna alleanza con i partiti, con nessun partito, né con quelli che si dicono di sinistra, né con quelli che si dicono di destra. Categorie antistoriche, che oggi non hanno alcun significato. Nella nostra attività parlamentare abbiamo sostenuto proposte di tutti i partiti, l'unico requisito necessario era che fossero buone idee. Quando saremo al governo chiederemo a tutti in maniera trasparente di sostenere le nostre buone idee che saranno state votate dagli italiani. Ma nessuna alleanza, nessun compromesso, nessun accordo segreto. Mai.
I media e i segretari di partito adesso fanno il gioco di tirarci da una parte. Sono arrivati addirittura ad inventarsi un incontro mai avvenuto pur di supportare questa teoria. Vogliono piegare la realtà alle loro fantasie più sfrenate. Tra due giorni faranno il gioco di tirarci dall'altra. Due giorni ci fa ci tiravano da un'altra ancora. Pensano che le idee abbiano il copyright. Concetti novecenteschi e stantii. Noi proponiamo soluzioni per i cittadini, non fuffa. Loro hanno paura di affrontare certe tematiche per ideologia o per affari. Noi no.
Quello dell'immigrazione è un problema serio e sentito da tutti gli italiani. Non parlarne e lasciare tutto come è, blaterando di xenofobia e populismo, conviene soltanto ai partiti che con le cooperative dell'immigrazione ci hanno lucrato per anni. La patina di buonismo sotto cui è nascosto questo business deve essere cancellata. L'immigrazione deve essere gestita, le leggi devono essere rispettate, chi sbaglia paga. E' buon senso. Chi è contrario non è di sinistra, è uno stupido o ci guadagna.
Sullo ius soli il MoVimento 5 Stelle si è astenuto alla Camera e come annunciato altrettanto farà, con coerenza, al Senato. Trattasi non di legge, ma di pastrocchio invotabile. E' vergognoso tenere il Parlamento in stallo per discutere di provvedimenti senza capo né coda, mentre non si fa nulla per dare una mano alle famiglie italiane che si trovano in grande difficoltà economica: secondo l'Istat sono l'11,9% del totale, ovvero 7 milioni e 209mila persone che nel 2016 si sono trovate nelle condizioni di “grave deprivazione materiale”. Il MoVimento 5 Stelle non si fa le pippe pensando alle alleanze, alle cadreghe, alle lobby o alle cooperative. Pensiamo ai problemi delle persone, se chi governa facesse altrettanto oggi non saremmo qui.