Grillo: “M5S morto? L’avete detto anche dopo le europee. Non illudetevi, noi non molliamo”
Dopo molte ore, il fondatore del Movimento 5 Stelle commenta l'esito delle elezioni amministrative svoltesi in oltre 1000 comuni italiani ieri, domenica 11 giugno. Nonostante la costante crescita a livello nazionale, la tornata elettorale locale non ha premiato il M5S, uscito sconfitto in tutte le maggiori città italiane e fuori dai relativi ballottagi. Nonostante lo scenario descritto da più parti come una "Caporetto" per il movimento di Beppe Grillo, il comico analizzando i risultati fornisce un altro punto di vista. "Il MoVimento 5 Stelle è stata la forza politica più presente a questa tornata elettorale, in 225 comuni. Gli altri partiti si sono camuffati, soprattutto il Pd che si è presentato in circa metà dei comuni rispetto al MoVimento. La maggior parte delle città sono state conquistate da ammucchiate di liste civiche, capitanate da foglie di fico, fatte ad hoc per accaparrarsi voti sul territorio nascondendo il vero volto dei partiti. Senza di loro il Pd di Renzi altro che sindaci: avrebbe faticato a mettere anche solo qualche consigliere comunale! Stiamo assistendo alla lenta scomparsa di un partito che, con nomi diversi, era radicato sul territorio dal dopoguerra", spiega Beppe Grillo.
"Il MoVimento 5 Stelle, con coerenza, si è presentato in tutte le città da solo e candidando le nostre persone, senza calcoli elettorali. In molte città, come a Palermo, siamo la prima lista, abbiamo confermato Roberto Castiglion sindaco di Sarego, facciamo gli auguri al neosindaco di Parzanica e ce la giochiamo al ballottaggio in una decina di comuni, tra cui Carrara. Rispetto al 2012 abbiamo triplicato i ballottaggi (furono solo tre all'epoca) e siamo cresciuti in tutte le città in cui ci siamo presentati. Risultati che sono indice di una crescita lenta, ma inesorabile. Tutte le prime pagine dei giornali sono però dedicati al fallimento del MoVimento 5 Stelle. Tutti gongolano esponendo raffinate analisi sulla morte dei 5 Stelle, sul ritorno del bipolarismo, sulla debacle del MoVimento, sulla fine dei Grillini. L'hanno detto dopo le politiche, dopo le europee, dopo le regionali, dopo il referendum. Fate pure anche ora. Illudetevi che sia così per dormire sonni più tranquilli. Noi continuiamo ad andare avanti per la nostra strada", prosegue il fondatore del Movimento 5 Stelle.
"Adesso il primo obbiettivo è dare il massimo supporto ai nostri candidati al ballottaggio tra due settimane. A luglio avremo il candidato presidente della regione siciliana, a settembre avremo il candidato premier. Il 5 novembre ci saranno le regionali siciliane e ci mobiliteremo per far sì che quella splendida isola diventi la prima regione a 5 Stelle. Dopo ci saranno le politiche e l'obiettivo è andare al governo. Successi e fallimenti fanno parte della nostra storia. L'importante è non mollare mai", conclude Grillo.