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Grillo: “Lo Stato tolga le concessioni tv a Berlusconi”

“Non è ammissibile infatti che delle concessioni dello Stato siano assegnate a un condannato per truffa fiscale”. Così Beppe Grillo sul suo blog.
A cura di Redazione
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Ancora un durissimo attacca di Beppe Grillo a Silvio Berlusconi, proprio mentre si torna a parlare di un possibile coinvolgimento del Cavaliere nella scrittura delle riforme istituzionali (e della legge elettorale) e mentre si fanno sempre più forti le indiscrezioni su una possibile ricandidatura del Cavaliere (alle europee, anche se la legge sembra contraddire tali aspirazioni). Il capo politico del Movimento 5 Stelle stavolta si fa una serie di domande sul futuro dell'ex senatore di Forza Italia, tra cui il "perché sia ancora a piede libero e non ai domiciliari" e "come è possibile che sia ancora a capo di un partito e nessuno si indigni".

Poi, una amara constatazione: "Nessuno risponderà a queste domande per il semplice fatto che l'inciucio tra ex pdl e pdexmnoelle non è mai finito. Si amavano e tuttora si amano alla luce del sole." E una proposta: Togliere le concessioni radiotelevisive alle aziende di Berlusconi. Ecco il post:

C'è un signore che si aggira per l'Italia con la spocchia degli impuniti. Questo tizio è stato sbattuto fuori dal Parlamento dal MoVimento 5 Stelle, dopo vent'anni di spartizione dell'Italia con il PD. Sembra però che non se ne sia mai andato. Anzi, è stato persino riverginato da Renzie che lo considera il principale interlocutore per la nuova legge elettorale. L'ebetino di Firenze e il creatore del Porcellum insieme per una Nuova Italia. Non è meraviglioso? Del resto, Renzie è un suo ammiratore, appena eletto sindaco si precipitò ad Arcore a chiedere consigli.

Berlusconi è stato condannato in via definitiva per frode fiscale ai danni dello Stato. Qualcuno, magari dall'alto del Colle, forse dal basso della segreteria del PD, dovrebbe spiegare perché:

– Berlusconi è ancora a piede libero e non ai domiciliari o ai servizi sociali

– Berlusconi è citato, intervistato dai telegiornali quasi ogni giorno e ospitato nei talk show della televisione pubblica

– Berlusconi può mantenere la concessione per le frequenze radiotelevisive, a suo tempo generosamente concesse dallo statista D'Alema, allora presidente del Consiglio

– Berlusconi può permettersi di candidarsi alle elezioni europee in tutte le circoscrizioni

– Berlusconi è ancora a capo di un partito politico senza che nessuno si indigni, a iniziare dai responsabili dell'informazione

– Berlusconi è considerato un interlocutore politico dal PD, il partito unico al Governo, come se fosse la cosa più naturale del mondo fare le riforme con un condannato in via definitiva

Nessuno risponderà a queste domande per il semplice fatto che l'inciucio tra expdl e pdexmnoelle non è mai finito. Si amavano e tuttora si amano alla luce del sole.

Una cosa va comunque fatta. Togliere le concessioni radiotelevisive alle aziende di Berlusconi. Non è ammissibile infatti che delle concessioni dello Stato siano assegnate a un condannato per truffa fiscale. Neppure in questa Italia delle banane. In alto i cuori!

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