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Grillo: “Le trivellazioni vanno fermate, si rischiano disastri ambientali”

Il fondatore del Movimento 5 Stelle in campo per il referendum del 17 aprile: “Assurdo che il nostro ministro dell’Ambiente, Galletti, sia per il no”.
A cura di Redazione
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Mancano meno di 3 settimane al referendum del 17 aprile, con il quale gli italiani saranno chiamati a esprimersi in merito al rinnovo automatico delle concessioni per le trivellazioni per le piattaforme entro le 12 miglia marittime, fino all’esaurimento del giacimento. E, come naturale, si accende anche la campagna elettorale (anche se, per la verità, i dati degli istituti di monitoraggio testimoniano come l’interesse dei media e dell’opinione pubblica resti ai minimi termini).

Dopo le polemiche interne al Partito Democratico, con le dichiarazioni di Roberto Speranza contro la linea “ufficiale” della segreteria del partito, oggi è il turno del Movimento 5 Stelle, impegnato sul fronte del sì al quesito referendario. È Beppe Grillo a utilizzare le pagine del suo blog per proporre una nuova mobilitazione, stavolta “contro” il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, che ha espresso la volontà di recarsi alle urne per votare no. Nella lettura del fondatore del Movimento 5 Stelle, “peggio di Galletti” è solo chi invita i cittadini a disertare le urne, non esercitando il diritto di voto.

Spiega Grillo:

Gian Luca Galletti, esponente del partito estinto UDC, ministro dell'ambiente ma più noto (e con maggior successo) come commercialista di Casini, ha dichiarato che voterà no al referendum del 17 aprile, quindi a favore delle trivelle. Galletti è un ambientalista doc: voleva mettere centrali nucleari in Emilia Romagna ed è stato un fiero oppositore del referendum sull'acqua pubblica che infatti il governo sta stralciando in questi giorni. Il ministro fossile ha le idee chiare: "Trovo che questo referendum non abbia ragione. Il problema oggi, ricordo a tutti, non è quello di non estrarre petrolio ma di consumarne meno, di là dalla demagogia e dall'ipocrisia.". Trivellare i fondali marini e esporre le coste italiane a rischi di maree nere come accaduto da poco in Tunisia non è un problema, basterà consumare con moderazione il petrolio che arriverà in spiaggia in caso di incidenti.

Ps: peggio di Galletti è chi invita i cittadini a non informarsi e a non esercitare il proprio diritto di voto. Il 17 aprile vota sì.

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