Grillo: “La politica europea è un fallimento. Servono uomini come Trump e Putin”
Torna a parlare il capo politico del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo, con una intervista esclusiva rilasciata al Jornal du Dimanche. Un colloquio che arriva il giorno dopo l’insediamento di Donald Trump alla Presidenza degli Stati Uniti d’America e che dunque non può che partire dalla “valutazione” dei nuovi scenari della politica internazionale. Grillo, come altri autorevoli esponenti del MoVimento, del resto, non nasconde il suo ottimismo e, dopo una battuta (“Trump dovrebbe prima andare dal parrucchiere”), spiega: “Io sono abbastanza ottimista. Ho letto uno dei suoi libri in cui scrive cose molto sensate, come la necessità di proteggere l’attività economica negli Stati Uniti. Sul protezionismo cinese ha detto ciò che doveva dire. A me sembra un moderato, i media hanno distorto sempre le sue opinioni e dunque la percezione che abbiamo di lui è distorta. Io sono d’accordo con lui quando lavora per non far andare le grandi aziende in Messico, quando sostiene le piccole imprese e dice di voler ritirare i militari americani di stanza nel mondo”.
Dopo un passaggio in cui spiega come la politica internazionale abbia bisogno di uomini forti come Trump e Putin e un giudizio decisamente negativo sulla politica estera dell’amministrazione Obama (“un disastro”), il capo politico del MoVimento 5 Stelle ribadisce di essere profondamente deluso dalle politiche dell’Unione Europea. Alla domanda “ti senti europeo?”, Grillo risponde secco: “Sì, ma l’operato Ue è un fallimento totale. […] Io sono per un’Europa diversa, dove ogni Stato sia libero di adottare il suo sistema fiscale e monetario. Noi vorremmo gli eurobond, moneta svalutata del 20% per i paesi dell’Europa meridionale, o anche la tutela dei nostri prodotti rispetto a quelli provenienti dal reddito e la revisione della regola del 3%. Io adesso non riesco proprio a trovare lo spirito dell’Europa”.
Dopo qualche ora la precisazione di Grillo, che spiega di non aver mai parlato di uomini forti: "Ci risiamo con i traduttori traditori. Non ho mai detto che servono uomini forti come Trump e Putin, piuttosto ho spiegato come la presenza di due leader politici di grandi Paesi come Usa e Russia predisposti al dialogo è un punto di partenza molto positivo, perché apre a scenari di pace e distensione".