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Opinioni

Grillo ha cambiato idea su Putin: nel 2007 lo paragonava a Mussolini e Stalin

Il capo politico del MoVimento 5 stelle ha recentemente dichiarato di guardare con ottimismo alla scena internazionale dopo l’elezione di Trump alla casa Bianca, aggiungendo di considerare “patrimonio dell’umanità” la presenza di due “statisti” come il Presidente degli USA e Vladimir Putin. È soltanto l’ultimo degli elogi all’ex colonnello del KGB, cui invece Grillo aveva guardato con grande preoccupazione in passato.
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Se Trump ha voglia di convergere con Putin, di rimettere le cose sulla giusta strada, non può che avere il nostro appoggio. Due giganti come loro che dialogano: è il sogno di tutto il mondo! Eravamo in guerra fredda, con l'arma nucleare. La politica internazionale ha bisogno di statisti forti come loro. Considero questo un vantaggio per l'umanità. Putin è quello che dice le cose più sensate sulla politica estera. L’embargo verso la Russia ci costa sette miliardi di euro l'anno. Siamo a favore della revoca delle sanzioni contro Mosca. E se Donald Trump vuole uscire dalla NATO, che lo faccia!

Si è discusso molto intorno a questo passaggio della lunga intervista che Beppe Grillo ha concesso al Journal du Dimanche, in particolare per la definizione “servono uomini forti”, restituita da qualche traduzione. Successivamente Grillo stesso ha pubblicato la trascrizione in italiano del suo colloquio con i giornalisti francesi, che contiene anche il passaggio “incriminato”. Al di là della differenza fra il concetto di “uomo forte” e quello di “statista forte” (che evidentemente esiste e che è politicamente rilevante), resta l’ennesima manifestazione pubblica di apprezzamento per la figura di Vladimir Putin. Certo, Grillo non si sbilancia quando successivamente gli viene chiesto un giudizio sull’operato della Russia in Siria (“non sono un esperto”), ma è chiarissimo il giudizio sul leader russo. Che, del resto, non è isolato, almeno a consultare alcuni post pubblicati sul suo blog (basta una veloce ricerca, oppure andare qui e qui, esempio di un percorso di "conoscenza" culminato qui). Commenti, interviste, opinioni, interventi dei gruppi parlamentari che contribuiscono a una precisa "costruzione del personaggio Putin", rilanciata poi in modo massiccio sulle infrastrutture social della galassia grillina.

Post tutti abbastanza recenti. Perché, ecco, in passato le valutazioni di Grillo sull’operato di Putin erano state tutt’altro che positive. Nel 2006, ad esempio, il capo politico del MoVimento 5 Stelle parlava di Anna Politkovskaja, la giornalista barbaramente uccisa a causa delle sue inchieste. E attaccava: “[Anna ] lascia Putin, un ex membro del KGB, alla guida della Russia. Lascia Kadyrov, uomo di Putin, da lei accusato di crimini contro la popolazione cecena alla guida della Cecenia. Lascia il silenzio del Cremlino, forse in lutto stretto”. Grillo consigliava la lettura del libro della giornalista “La Russia di Putin” e faceva un parallelismo tra l’omicidio della giornalista e quello di Giacomo Matteotti, aggiungendo “almeno il duce non sequestrò i documenti privati di Matteotti”. L’anno dopo, siamo a dicembre 2007, rincarava la dose citando proprio un passaggio del libro della Politkovskaja: “Putin – figlio del più nefasto tra i servizi segreti del paese – non ha saputo estirpare il tenente colonnello del KGB che vive in lui, e pertanto insiste nel voler raddrizzare i propri connazionali amanti della libertà. E la soffoca, ogni forma di libertà, come ha sempre fatto nel corso della sua precedente professione…”. Qualche mese prima, in un intervento da Bruxelles, Grillo ci era andato giù pesante: “Putin ci ha ricordato, dopo gli omicidi di giornalisti e oppositori del suo Governo, e qualche flebile denuncia del nostro Governo, che l’Italia è il Paese della mafia”.

Qualche anno dopo le cose sembrano essere mutate. Del resto, cambiare idea è pienamente legittimo e Grillo non è il solo leader politico ad aver rivisto le posizioni in tema di politica internazionale. E non è il solo a considerare Putin un interlocutore credibile e affidabile (peraltro il M5s ricordava come fossero altri "quelli che avessero dormito sul lettone di Putin" o "facciano affari con la Russia").

Quello che invece sarebbe interessante capire e se Grillo ritiene superate le obiezioni che sollevava anni addietro, se crede che la Russia sia ora uno Stato pienamente democratico, se individua ancora nel Cremlino responsabilità nell'uccisione di Anna Politkovskaja e delle violenze nei confronti di membri dell'opposizione.

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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