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Grillo: “Dopo Mussolini, ci attende la dittatura democratica di Renzi”

Il capo politico del Movimento 5 Stelle attacca a testa bassa il Presidente del Consiglio: “Invece di governare fa campagna elettorale permanente per le europee. Ma vinceremo noi”.
A cura di Redazione
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Nel giorno in cui Giaroberto Casaleggio torna ad incontrare gli eletti del Movimento 5 Stelle a Roma, Beppe Grillo commenta a modo suo la conferenza stampa di Matteo Renzi con la presentazione del piano del Governo su casa, lavoro e fisco. Per il capo politico del Movimento 5 Stelle la lettura è chiara: si va verso "una dittatura democratica che puzza di P2 e logge massoniche coperte", attuata con la benedizione di Napolitano. Per Grillo il paragone più azzeccato è quello col ventennio mussoliniano e il post, dal titolo "Il nuovo ventennio", si apre proprio con una caricatura di Renzi e Berlusconi, affiancati a Mussolini.

Il pezzo continua poi con la considerazione dei rapporti che intercorrono fra Renzi e Berlusconi, per il tramite di Verdini e con lo "sguardo compiacente di Napolitano"; mentre il Presidente del Consiglio invece di governare "ammesso che ne sia capace, sta facendo campagna elettorale permanente per le europee". Sforzo vano, secondo Grillo, che si dice convinto che sarà il Movimento 5 Stelle a vincere le elezioni:

Italia 2015 – 2035. Ci aspetta un nuovo ventennio dopo quello mussoliniano. Unadittatura democratica ispirata da Gelli e prima ancora da Cefis, che puzza di P2 e di logge massoniche coperte, che viene attuata sotto i nostri occhi e con la benedizione silente del Colle. E' una lunga marcia iniziata con l'esproprio dei diritti costituzionali dei cittadini, con la continua delegittimazione di fatto della Costituzione. Passo dopo passo. Il Parlamento è stato ridotto con l'abuso dei decreti legge, che dovrebbero avere solo carattere di urgenza, a uno studio notarile che approva le leggi fatte dal Governo. E' stato introdotto il Porcellum dichiarato incostituzionale che ha alterato il voto dei cittadini con l'abnorme premio di maggioranza e consegnato i parlamentari all'obbedienza cieca e assoluta a chi li ha nominati. I partiti hanno delle claque, non dei parlamentari, dei pigiatasti a comando. Dei servi in sostanza. Dopo la decadenza del Porcellum, rimasto in vita per anni grazie alle Sporche Intese, i partiti si sono riorganizzati.

Primo obiettivo: mettere fuori gioco il MoVimento 5 Stelle, impedirgli di vincere le elezioni.

Secondo obiettvo: trasformare per sempre il Parlamento in un docile strumento che non interferisca nell'approvazione di ogni decreto vergogna come fu per il Lodo Alfano.

Il massone Verdini, il Grande Elettore di Renzie in Toscana che gli contrappose l'ex portiere del Milan Galli alle elezioni comunali di Firenze, Berlusconi e Renzie stanno imponendo al Paese, sotto lo sguardo compiacente di Napolitano, una legge elettorale che nell'ordine abolirà il Senato eliminando una istituzione di controllo, premierà le coalizioni, eliminerà ogni rappresentanza minore a meno che non entri in coalizione, introdurrà ancora i nominati (in futuro solo renziani e berlusconiani) alla Camera e darà un enorme premio di maggioranza a chi vincerà al balottaggio tra i due primi gruppi politici. Peggio del Porcellum. Nel frattempo Renzie invece di governare, ammesso che ne sia capace, sta facendo campagna elettorale permanente per le europee. Vinceremo noi, comunque.

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