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Grillo: “Davigo è contro corrotti, non contro governo. Se coincidono non è colpa sua”

“Il giudice Piercamillo Davigo, consigliere presso la Cassazione e nuovo presidente dell’Associazione nazionale magistrati, è diventato lo spauracchio del governo dopo la sua intervista al Corriere in cui attacca i corrotti e la corruzione. E’ una curiosa coincidenza”, si legge in un post sul blog del leader M5s.
A cura di Claudia Torrisi
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Foto Roberto Monaldo / LaPresse 09-09-2015 Roma  Politica M5S - Conferenza stampa di Beppe Grillo su reddito di cittadinanza Nella foto Beppe Grillo Photo Roberto Monaldo / LaPresse 09-09-2015 Rome (Italy) Press conference by Beppe Grillo on basic income In the photo Beppe Grillo

Anche Beppe Grillo dice la sua sulle polemiche scatenate dalle dichiarazioni di ieri del neopresidente dell'Anm, Piercamillo Davigo. "Il giudice Davigo non è contro il governo, è contro i corrotti", ha scritto il leader del Movimento 5 stelle su Twitter, aggiungendo che "se le cose coincidono la colpa non è di Davigo". Il tweet rimanda a un post sul suo blog dove spiega meglio la sua posizione.

"Il giudice Piercamillo Davigo, consigliere presso la Cassazione e nuovo presidente dell’Associazione nazionale magistrati, è diventato lo spauracchio del governo dopo la sua intervista al Corriere in cui attacca i corrotti e la corruzione. E' una curiosa coincidenza. Il bombaminkia di Rignano, che forse non hai mai aperto un libro di storia, ha reagito con un originalissimo "Davigo chi?", ignorando il fatto che Davigo facesse parte del pool di Mani Pulite quando lui era noto solo per essere un boyscout che le sparava grosse", si legge sul post, che prosegue con una domanda: "Cosa ha detto Davigo, persona equilibrata, mai sopra le righe e degna della stima di tutti i cittadini onesti per far saltare i nervi al governo?". Il giudice, continua il blog, "ha detto che prendere i corrotti è difficilissimo. Nessuno li denuncia, perché tutti hanno interesse al silenzio: per questo sarei favorevole alla non punibilità del primo che parla. Il punto non è aumentare le pene; è scoprire i reati (…) ha detto che i partiti come sistema hanno ostacolato il lavoro della giustizia e della magistratura per farsi i loro interessi, (…) ha spiegato come funziona ora il sistema corruttivo: ‘Si ruba in modo meno organizzato. Tutto è lasciato all’iniziativa individuale o a gruppi temporanei. La corruzione è un reato seriale e diffusivo: chi lo commette, tende a ripeterlo, e a coinvolgere altri. Questo dà vita a un mercato illegale, che tende ad autoregolamentarsi: se il corruttore non paga, nessuno si fiderà più di lui'". E, infine, "ha ribadito, se mai ce ne fosse bisogno, che ‘Non hanno smesso di rubare; hanno smesso di vergognarsi'". Per il Movimento 5 stelle si tratta di "parole sacrosante e condivisibili da tutti i cittadini onesti. Dalle sue parole è chiaro che il giudice non è contro il governo, è contro i corrotti. Se le cose coincidono la colpa non è di Davigo".

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