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Grillo: “Criminalità di strada dilaga nel Paese, noi stiamo con la Polizia”

Il capo politico del Movimento 5 Stelle cita Pasolini e scrive un altro post di sostegno alle forze dell’ordine: “Restituire loro la dignità e riconoscerne il ruolo fondamentale per la sicurezza dei cittadini”.
A cura di Redazione
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Nel giorno in cui il ministro dell'Interno Angelino Alfano annuncia di aver "risolto" il problema del blocco degli stipendi per le forze di polizia, anche Beppe Grillo sceglie di mandare un (ulteriore) messaggio di solidarietà verso chi "garantisce con la loro vita la sicurezza e l’ordine pubblico nelle nostre città e nel Paese". Con un post dal titolo "la Polizia sei tu", infatti, il capo politico del Movimento 5 Stelle torna a manifestare la vicinanza alle forze dell'ordine, cui va "restituita la dignità e riconosciuto il ruolo fondamentale per la sicurezza dei cittadini". La polemica non è solo contro il blocco degli stipendi della Pubblica Amministrazione, in cui rientrerebbero anche le forze di polizia, ma anche contro i tagli della spending review (che per Grillo porterà al taglio di 35mila addetti in tre anni) e contro l'assenza di misure di sicurezza per l'incolumità degli agenti.

Per il Movimento, ribadisce Grillo, non è solo "una semplice questione di stipendi, di soldi, ma di dignità" e per questo motivo "per evidenziare i problemi delle Forze dell'ordine, che poi sono i problemi dei cittadini, martedì prossimo alla Camera è stato convocato dal M5S un tavolo di lavoro, a cui sono invitati tutti i rappresentanti sindacali del comparto sicurezza". E il post si chiude con la citazione de "Il Pci ai giovani", controversa poesia di Pier Paolo Pasolini:

"Non bastava lasciarli a piedi con le auto di servizio senza più benzina o senza più carta per le fotocopie, con divise lise, in coda con le famiglie alla mensa della Caritas. Il Governo ha deciso di lasciarli con meno soldi in tasca per il quinto anno consecutivo. Il blocco degli stipendi ai dipendenti della pubblica amministrazione, infatti, coinvolge anche poliziotti, carabinieri, finanzieri, forestali, operatori delle carceri, vigili del fuoco. Che non sono impiegati qualunque, ma garantiscono con la loro vita la sicurezza e l’ordine pubblico nelle nostre città e nel Paese. Contrastano il crimine organizzato, combattono i ladri di risorse pubbliche, rispondono alle telefonate di tutti i cittadini e li assistono. Fanno tutto ciò con le risorse che hanno, che sono poche. E non è una semplice questione di stipendi, di soldi, ma di dignità. Il vero valore che gli appartenenti alle forze dell’ordine offrono è mettere a rischio la propria vita. E la vita non ha prezzo. Renzie, di fronte alle loro proteste, li sbeffeggia "Certi sindacati fanno male a chi veste la divisa" ma senza di loro non potrebbe farsi vedere in giro a fare l'annunciatore, altro che "la mia scorta sono i cittadini". Alfano ne critica i toni … i toni? vada lui ad affrontare la criminalità di strada che dilaga nel Paese, vincerebbe il premio di Leprotto dell'anno, più veloce di Usain Bolt.

Il MoVimento 5 Stelle è dalla parte delle Forze dell'Ordine per restituire loro la dignità e riconoscerne il ruolo fondamentale per la sicurezza dei cittadini. Nei prossimi tre anni con la spending review saranno tagliati 35.000 addetti alla sicurezza, mentre i partiti continuano a incassare il finanziamento pubblico e i parlamentari a non ridursi lo stipendio. "Sarà inevitabile chiudere i presidi sul territorio, già oggi ci sono centinaia di stazioni dei carabinieri e di polizia stradale in cui per alcune ore al giorno entra in funzione un videocitofono o il cittadino è invitato a mettersi in contatto con il presidio più vicino." dice Nicola Tanzi, segretario generale del Sap, il sindacato autonomo di Polizia.

Dal 1981 a oggi i caduti, solo nella polizia, sono stati 364, in media 11 ogni anno. Non è un mestiere qualunque. Ogni giorno quando esci di casa sai che per la tua attività potresti non tornare. Per questo, per evidenziare i problemi delle Forze dell'ordine, che poi sono i problemi dei cittadini, martedì prossimo alla Camera è stato convocato dal M5S un tavolo di lavoro, a cui sono invitati tutti i rappresentanti sindacali del comparto sicurezza. I portavoce metteranno sul tavolo proposte concrete e immediatamente applicabili per risolvere le difficoltà che sta incontrando la categoria, fra blocco degli stipendi e mancanza di risorse. E, nello stesso tempo, si getteranno le basi di un dialogo più ampio con l’obiettivo di affrontare una riorganizzazione del comparto sicurezza per razionalizzare le risorse e reinvestire in modo efficace." M5S Camera e Senato

Post scriptum

Pasolini, da "Il PCI ai giovani"

Perché i poliziotti sono figli di poveri.

Vengono da periferie, contadine o urbane che siano.

Quanto a me, conosco assai bene

il loro modo di esser stati bambini e ragazzi,

le preziose mille lire, il padre rimasto ragazzo anche lui,

a causa della miseria, che non dà autorità.

La madre incallita come un facchino, o tenera,

per qualche malattia, come un uccellino;

i tanti fratelli, la casupola

tra gli orti con la salvia rossa (in terreni

altrui, lottizzati); i bassi

sulle cloache; o gli appartamenti nei grandi

caseggiati popolari, ecc. ecc.

E poi, guardateli come li vestono: come pagliacci,

con quella stoffa ruvida che puzza di rancio

fureria e popolo. Peggio di tutto, naturalmente,

e lo stato psicologico cui sono ridotti

(per una quarantina di mille lire al mese):

senza più sorriso,

senza più amicizia col mondo,

separati,

esclusi (in una esclusione che non ha uguali);

umiliati dalla perdita della qualità di uomini

per quella di poliziotti (l’essere odiati fa odiare).

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