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Grillo contro il gioco d’azzardo: “È sfruttamento della debolezza sociale”

Il capo politico del MoVimento 5 Stelle chiede modifiche alla disciplina dei giochi: “Non può esistere una politica unica per combattere un fenomeno come questo, decidano i Sindaci e le Asl”.
A cura di Redazione
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Da tempo il Governo è impegnato in una complessa operazione sulla “disciplina dei giochi”, che dovrebbe riscrivere il settore del gioco d’azzardo, con una particolare considerazione per quello online. La proposta è complessa e ancora non definitiva, anche in considerazione delle distanze fra i vari schieramenti politici e delle implicazioni, per così dire, etiche della questione. Sul punto è intervenuto anche Beppe Grillo, con un lungo post nel quale si analizza il fenomeno del gioco d’azzardo e si fornisce un “orientamento”, secondo cui sarebbe preferibile evitare una disciplina unica per l’intero territorio nazionale, delegando Sindaci e Asl a determinare orari e licenze.

Grillo parte della consapevolezza del fatto che “ci sono moltissime persone che mettono nelle mani del caso il loro futuro”, sperperando “i loro risparmi, spesso addirittura anticipi su pensioni o stipendi che devono ancora arrivare”. I numeri sono allarmanti, sostiene Grillo: “Nel 2016 in Italia, si sono “giocati” 95 miliardi, praticamente 260 milioni al giorno tolti alla nostra economia reale; una somma pari al 12% della spesa delle nostre famiglie” (la stima non tiene conto di ciò che viene “restituito sotto forma di vincite”, ndr). Poi l’affondo:

Lo stato si comporta in modo paradossale nei confronti di queste persone: le incita, le tenta, inventa sempre nuovi “giochi” facendo incassare cifre enormi alle concessionarie (lobbyes intoccabili) quasi ne volesse prendere le distanze. Allo stesso tempo il SSN, quindi lo stato stesso, considera la “ludopatia” come qualcosa da curare! Uno stato biscazziere? Un comportamento incomprensibile, corredato da tantissime foglie di fico.

La soluzione, per Grillo, può essere una sola:

Responsabilizzando i sindaci e le ASL in modo obbligatorio, potremo essere efficaci non solo perché è nella natura dell’impostazione costituzionale della Repubblica ma anche perché saranno annientate le fette di salame che le istituzioni mantengono sugli occhi. L’azzardo e le sue conseguenze pestilenziali sui cittadini saranno visti, combattuti o ignorati, dai sindaci. Chiunque, semplicemente facendo un giro per la città, sarà in grado di vedere come si sta comportando quell'amministrazione locale verso questa piaga. La trasparenza può eliminarla, l’opacità la nutre… come ogni maledizione.

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