Grillo: “Chi non è d’accordo con me si faccia un altro partito”
Intervenendo a un convegno sull'acqua pubblica organizzato dal Movimento 5 Stelle a Montecitorio, il garante del M5S Beppe Grillo è tornato sulla vicenda relativa alle comunarie genovesi – che ha visto l'annullamento delle preferenze riscosse dalla professoressa Marika Cassimatis e l'organizzazione di un'ulteriore votazione sul Blog che ha decretato vincitore lo sfidante Luca Pirondini, favorito dalla consigliera regionale e fedelissima di Grillo, Alice Salvatore – il comico ligure ha spiegato che non esiste alcun problema di metodo nel Movimento 5 Stelle e che il suo intervento è previsto dal regolamento interno del M5S: "Non c'è un problema di metodo, il metodo è giustissimo, è tutto spiegato nel blog", ha dichiarato Grillo, aggiungendo: "Una democrazia senza regole non è una democrazia, noi abbiamo le nostre regole. Io sono il garante e le faccio rispettare, chi non è d'accordo si faccia un altro partito".
"Nella pagina di accettazione della candidatura per i candidati alle comunarie di Genova, che tutti i candidati hanno sottoscritto online, era stabilito che ‘il Garante del MoVimento 5 Stelle si riserva il diritto di escludere dalla candidatura, in ogni momento e fino alla presentazione della lista presso gli uffici del Comune di Genova, soggetti che non siano ritenuti in grado di rappresentare i valori del MoVimento 5 Stelle'. In base a questa prerogativa e in qualità di garante del MoVimento 5 Stelle, al fine di tutelarne l'immagine e preservarne i valori e i principi, ho deciso, nel pieno rispetto del nostro metodo, di non concedere l'utilizzo del simbolo alla lista di Genova con candidata sindaco Marika Cassimatis", spiegò Grillo sul proprio Blog, motivando la sua decisione, sottolineando che l'esclusione si era resa necessaria in quanto la Cassimatis e alcuni candidati in lista avrebbero "ripetutamente e continuativamente danneggiato l’immagine del MoVimento 5 Stelle, dileggiando, attaccando e denigrando i portavoce e altri iscritti, condividendo pubblicamente i contenuti e la linea dei fuoriusciti dal MoVimento 5 Stelle; appoggiandone le scelte anche dopo che si sono tenuti la poltrona senza dimettersi e hanno formato nuovi soggetti politici vicini ai partiti”