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Grillo attacca: “Renzi in sintonia col pregiudicato Berlusconi”

All’indomani dell’incontro nella sede del Pd tra il segretario democratico e il leader di Forza Italia, Beppe Grillo ha commentato, con un post sul suo blog, quanto accaduto. Per il leader del M5S l’Italia è in preda alle allucinazioni.
A cura di S. P.
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Non è tardato ad arrivare il commento del leader del Movimento 5 Stelle a proposito dell’incontro di ieri pomeriggio tra Matteo Renzi, segretario del Partito Democratico, e Silvio Berlusconi, ex premier e leader di Forza Italia. Un incontro necessario, come aveva spiegato Renzi, per discutere della legge elettorale ma che non è piaciuto a molti, anche all’interno dello stesso Pd. E che è stato attaccato con durezza anche da Beppe Grillo. “L’Italia è in preda alle allucinazioni e ai deja vu – così Grillo sul suo blog -. Ieri sono riapparsi D'Alema che stringeva la mano allo statista Berlusconi della Bicamerale e Veltroni fotografato accanto all'amico Berlusconi sovrapposti a Renzie in Profonda Sintonia con il pregiudicato Berlusconi”. Il leader del M5S ha detto la sua in un post che riprende le parole usate dal sindaco di Firenze subito dopo l’incontro col Cavaliere: Renzi ha parlato di una profonda sintonia con Berlusconi e Grillo ha titolato: “Profonda sintonia. Profondo rosso”.

“Leggi si fanno in Parlamento” – Un incontro, dunque, simile a un’allucinazione, e a proposito di Berlusconi, Grillo ha ricordato i conflitti di interesse, i processi, le “frequentazioni mafiose con personaggi come l’eroico Mangano” sottolineando come di volta in volta il Cavaliere diventa anche “un riformatore, uno statista, un perseguitato”. Grillo scrive che non può succedere che “chi è stato scaraventato fuori dalla finestra del Senato per frode fiscale dal M5S con i voti del Pd sia chiamato a fare leggi dal Pd”. Le leggi – ha scritto ancora – “si fanno in Parlamento non in una stanza con due extraparlamentari, uno in attesa del gabbio”.

Ecco il post integrale apparso sul blog di Beppe Grillo:

L'Italia è in preda alle allucinazioni e ai dejà vu. Ieri sono riapparsi D'Alema che stringeva la mano allo statista Berlusconi della Bicamerale e Veltroni fotografato accanto all'amico Berlusconi sovrapposti a Renzie in Profonda Sintonia con il pregiudicato Berlusconi. Le allucinazioni hanno origine in assenza di una qualsiasi realtà esterna. Vediamo, udiamo, percepiamo cose che non esistono. Eppure sono presenti nella nostra mente. Le crediamo reali. Noi riteniamo possibile che Berlusconi possa esistere in una democrazia. Riteniamo che i conflitti di interesse, i suoi processi, le sue frequentazioni mafiose con personaggi come l'eroico Mangano, siano fole, balle, invenzioni. Le allucinazioni, come scritto dal neurologo Oliver Sacks, tendono ad allarmare. Spaventano. Per questo ci sono le cure. Noi, al posto degli psicofarmaci abbiamo i giornalisti. Ci tranquillizzano. Dicono che è per il bene del Paese. Quel ragno gigantesco e peloso al centro della stanza è in realtà una farfalla variopinta. Berlusconi è, di volta in volta, un riformatore, uno statista, un perseguitato. L'italiano è inerme di fronte a questo fenomeno allucinatorio che dura da vent'anni. "Quando si tratta di allucinazioni siamo passivi. Esse ci accadono in modo autonomo: appaiono e scompaiono quando vogliono loro, e non quando vogliamo noi". La Profonda Sintonia con un pregiudicato al quale vengono affidate le sorti del Paese attraverso una nuova legge elettorale è un'allucinazione. Non può succedere che chi è stato scaraventato fuori dalla finestra del Senato per frode fiscale dal M5S con i voti del PD sia chiamato a fare le leggi dal PD. Chiunque sano di mente non ci può credere. E' un'allucinazione. Suvvia, non può essere che il pregiudicato entri un sabato pomeriggio nella sede del PD di Roma come se fosse Augusto portato in trionfo. Non è vero, non è vero, NON E' VERO! Le leggi si fanno in Parlamento non in una stanza con due extraparlamentari, uno in attesa del gabbio. Ripetiamolo davanti allo specchio con gli occhi chiusi che è una fantasia malata della nostra mente e l'immagine di una democrazia trasformata in farsa e in dittatura forse scomparirà. Profonda Sintonia, Profondo Rosso, Sprofonda Italia.

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