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Grillo: “A Lampedusa servono navi umanitarie, non da guerra”

Il Movimento 5 Stelle propone di tagliare i fondi al settore militare per acquistare con queste risorse navi utili ad esercitare fattivamente aiuti e scopi umanitari.
A cura di D. F.
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La strage dei migranti di Lampedusa – che al momento conta 94 morti e centinaia di dispersi – non ha lasciato indifferente il mondo politico, che ha espresso unanimemente cordoglio. Beppe Grillo, come di consueto, ha dedicato un post alla tragedia sul suo blog: "L'ennesima drammatica strage si è consumata, dopo che le urla nel silenzio del sindaco di Lampedusa al Parlamento ed al Governo sono rimaste inascoltate. Il Movimento 5 Stelle è intervenuto in aula al Senato con Manuela Serra ricordando la strage costata la vita a 94 persone e l'impegno che ne deve conseguire affinchè il disperato appello del sindaco di Lampedusa non sia lasciato cadere", ha scritto il comico genovese.

Poi ha continuato con una proposta:

"In seguito Roberto Cotti ha inviato una riflessione, relativa alla revisione urgente delle spese del Bilancio della Difesa.
L'Italia dispone di :

60 navi da guerra (una portaerei, 4 unità anfibie, 4 cacciatorpediniere, 11 fregate, 3 rifornitrici, 6 corvette, 10 pattugliatori, 10 cacciamine, 3 navi idrografiche, 6 sommergibili, un supporto subacqueo ed una unità per ricerca elettronica) e che spende
5.680 milioni di € per le Fregate Fremm, 1.319 € per la Portaerei Cavour,922 milioni di € per i sottomarini U212. Come proposto in tempi non sospetti dal M5S con la mozione per sospendere il programma FREMM, è ora che si taglino i fondi al settore militare per acquistare con queste risorse navi utili ad esercitare fattivamente aiuti e scopi umanitari".

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