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Grembiule giallo all’asilo per la parità di genere, l’ira di Pillon

La proposta di un dirigente scolastico toscano, di introdurre l’uso del grembiule giallo unico per maschietti e femminucce, eliminando i tradizionali rosa e azzurro, ha mandato su tutte le furie il senatore della Lega Pillon: “Almeno all’asilo ce la facciamo a lasciarli in pace?”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il senatore della Lega Simone Pillon continua la sua crociata contro la cosiddetta "ideologia gender". Questa volta il nemico numero uno è impersonificato da un dirigente scolastico, Alessandro Paone, che all’istituto comprensivo Salutati-Cavalcanti di Borgo a Buggiano, in provincia di Pistoia, ha proposto di eliminare all'asilo i grembiuli azzurri e rosa per bambini e bambini, sostituendoli da un capo di unico colore, il giallo. L'idea è quella di limitarsi a consigliare il grembiulino giallo per il prossimo anno scolastico, per poi introdurlo obbligatoriamente per l'anno 2023-2024. Nella stessa scuola per gli alunni della primaria è già previsto un grembiule uguale per tutti, di colore blu.

L'iniziativa ha fatto subito storcere il naso a Pillon, che sui social scrive: "Ti pareva che non venisse fuori qualche genio, che in nome della gender equality si inventasse il grembiule giallo all'asilo. Ma non ce la facciamo a lasciar fuori i bambini dalle scemenze ideologiche? Almeno all'asilo ce la facciamo a lasciarli in pace?"

Il dirigente scolastico aveva motivato la sua proposta in una circolare, aggiungendo anche un link che rimanda alle linee guida del Miur per "educare al rispetto, per la parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le forme di discriminazione".

"La parità, così come l’uguaglianza di diritti e doveri, non si oppone alla differenza e alle differenze, ma alla diseguaglianza, alla disparità e alle discriminazioni" si legge nelle note del ministero, mentre secondo le "indicazioni nazionali del primo ciclo" alla scuola dell’infanzia è ancora presto per costruire l'identità, che si comincerebbe a definire durante la preadolescenza.

"Purtroppo c’è confusione tra parità di genere e uguaglianza – ha spiegato Alessandro Paone – qui nessuno vuole negare la differenza tra maschi e femmine, piuttosto si vuole dare il segnale già alla scuola dell’infanzia che non c’è differenza dal punto di vista dei diritti tra maschi e femmine". Un gesto concreto che servirà anche da pungolo per tutto il personale scolastico e per le famiglie, e servirà a puntare i riflettori sul problema.

Per arginare eventuali polemiche legate al costo dei grembiulini, visto che nelle famiglie spesso vengono riutilizzati per i più piccoli i grembiuli giù indossati da fratelli e sorelle maggiori, l'istituto sta pensando a una soluzione: "Per l’anno prossimo abbiamo dato indicazione ma senza alcun obbligo –  ha detto il preside a La Nazione – riservandoci poi tutto l’anno scolastico per cercare una soluzione a carico dell’Istituto, che preveda dei grembiulini con il logo della scuola".

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