Gregoretti, Salvini interrompe il digiuno: “2 giorni sono sufficienti, non resisto ai tortellini”
"Due giorni di digiuno sono più sufficienti". Lo sciopero della fame di Matteo Salvini è durato poco. Il caso della nave Gregoretti, per il quale aveva il Capitano aveva invocato per sé il processo, invitando i suoi a votare a favore dell'autorizzazione a procedere nei suoi confronti, è diventata un'occasione ulteriore per far parlare di sé, a ridosso delle elezioni regionali di domenica 26 gennaio, che si terranno in Emilia-Romagna e in Calabria. Salvini ha recitato la parte del martire, e mentre la Giunta per le immunità del Senato si stava esprimendo sulla relazione del presidente Maurizio Gasparri, la Lega aveva lanciato il sito internet ‘Digiunopersalvini.it', per sostenere l'innocenza di Salvini, accusato di sequestro di persona per il mancato sbarco dei migranti dalla nave, la scorsa estate.
Sul sito si invitava i sostenitori a digiunare per un giorno in segno di solidarietà a Salvini, ingiustamente attaccato. Nell'homepage si legge: "Matteo Salvini a processo, rischia la galera per aver difeso la Patria! Io sto con lui e digiunerò per un giorno in segno di solidarietà". All'iniziativa hanno poi aderito oltre 5mila persone. La firma però, come vi abbiamo raccontato qui, poteva essere caricata dalla stessa persona infinite volte: bastava utilizzare un differente indirizzo mail.
Matteo Salvini aveva poi assicurato che avrebbe seguito anche lui un giorno di digiuno per sostenere le sue ragioni: "Digiuno anche io, vorrà dire che stasera faccio una cena sostanziosa e domani eviterò tortellini, cappelletti e lasagne. Per un giorno non mi fa male, perché in questi giorni in Emilia-Romagna penso di aver preso due chiletti", aveva detto. Ma a quanto pare ha fatto presto a interrompere i buoni propositi: durante la puntata di ‘Tagadà' su La7, ha poi fatto sapere di aver interrotto la pubblica manifestazione di dissenso: "Oggi mi hanno messo davanti un piatto di tortellini con il parmigiano, impossibile resistere".