Gregoretti, Salvini assicura che la Lega voterà l’ok al processo anche in Aula e annuncia il digiuno
I voti della Lega sono stati decisivi per il verdetto della Giunta delle immunità del Senato: i senatori del Carroccio, votando a favore del processo, hanno così bocciato la risoluzione a firma del presidente della Giunta Maurizio Gasparri, con la quale si voleva negare l'autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini per il caso della nave Gregoretti. E la palla passa adesso all'Aula del Senato, che il prossimo 17 febbraio dovrà stabilire se davvero il leader del Carroccio sarà processato per sequestro di persona, come ha chiesto il tribunale dei ministri di Catania.
Ora i senatori della Lega voteranno per l'autorizzazione a procedere per Salvini anche in Aula. Lo ha confermato lo stesso Matteo Salvini: "Sì, sono testone. Sono curioso, faccio di testa mia e non ascolto i legali" che hanno sconsigliato il processo. "Sono stufo di passare le mie giornate rispondendo su processi e cavilli. Se mi condannano mi condannano, se mi assolvono mi assolvono. Partita chiusa!".
"Di sbarchi ne ho bloccati non due (Gregoretti e Diciotti, ndr), ma 22. Non è che ogni volta si può ricominciare da capo: decidano se Salvini è un criminale che va eliminato dalla scena politica o uno che da ministro faceva il suo dovere per cui gli pagano lo stipendio. Questo il motivo per cui ho chiesto di accelerare".
"Se uno mi ritiene un pericoloso criminale", ha aggiunto, "è giusto che venga processato il prima possibile. Ho scoperto che quelli del Pd volevano aspettare le elezioni dell'Emilia-Romagna: troppo comodo. Conto ovviamente di essere assolto, perché ho fatto quello che era nell'interesse nazionale del mio Paese, come alcuni magistrati hanno riconosciuto". Salvini ha infatti accusato la maggioranza di voler rimandare il voto in Giunta per paura che una ‘condanna' avrebbe potuto essere sfruttata dall'ex ministro per accrescere il suo consenso, in vista delle regionali.
Ha anche annunciato che parteciperà in prima persona all'iniziativa di protesta lanciata oggi pomeriggio dal Carroccio, la raccolta firme sul sito ‘Digiuno per Salvini', a cui hanno aderito più di 1000 utenti: "Digiuno anche io, vorrà dire che stasera faccio una cena sostanziosa e domani eviterò tortellini, cappelletti e lasagne. Per un giorno non mi fa male, perché in questi giorni in Emilia-Romagna penso di aver preso due chiletti", ha scherzato.
Quindi ha attaccato la maggioranza, che oggi ha disertato compatta il voto: "I vigliacchi del Pd non si sono neanche presentati. Spero che almeno in Senato si presentino, perché voglio vedere negli occhi chi mi ritiene un criminale che merita la galera per aver difeso i confini e l'onore del mio Paese".
"Dei 5 Stelle – ha continuato – non si hanno traccia di esistenza in vita, ma in quell'aula di tribunale se mi ci mandano chiamerò sicuramente anche Conte e Di Maio che c'erano e non dormivano".
La replica del Pd: "Salvini è disperato"
Agli attacchi di Salvini ha risposto con una nota Nicola Oddati, della segreteria nazionale del Partito Democratico: "Matteo Salvini è sempre più disperato, fuori controllo: chiama a raccolta avvocati, parla di sciopero della fame, arriverà anche a incatenarsi davanti al Parlamento. Non ci crede più nessuno alle sue sceneggiate. È scappato già da un processo e non ha dato risposte sui presunti fondi russi al suo partito, sugli affari opachi dei suoi uomini. È stato il peggiore ministro dell'Interno della Repubblica italiana, indossava le divise di quegli stessi uomini delle forze dell'ordine ai quali solo noi abbiamo pagato gli straordinari di quando era lui al Viminale. Ora chiama a raccolta gli avvocati, magari farà anche una colletta mentre spende 50mila euro per sponsorizzare un singolo post su Facebook rivolto ai minorenni. Questo e tanto altro è Matteo Salvini e pensa ancora di prendere in giro gli italiani".