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Gregoretti e Open Arms: due processi per Salvini nello stesso giorno, il 12 dicembre

Due procedimenti fissati nello stesso giorno per Matteo Salvini: il 12 dicembre è prevista a seconda giornata dell’udienza preliminare del processo Gregoretti a Catania. Ma nelle stesse ore Salvini dovrebbe essere anche a Palermo, per la prima giornata dell’udienza preliminare del processo Open Arms. Il leader della Lega in entrambi i procedimenti è indagato per sequestro di persona e omissione d’atti d’ufficio.
A cura di Annalisa Cangemi
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Doppio appuntamento per Matteo Salvini. Stessa data per la seconda giornata dell’udienza preliminare del processo Gregoretti e la prima giornata dell’udienza preliminare del processo Open Arms. Ieri i legali dell'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini hanno chiesto al gip di Palermo di rinviare l'udienza preliminare, fissata per sabato prossimo, 12 dicembre, in cui si sarebbe dovuto decidere l'eventuale rinvio a giudizio del leader della Lega accusato di sequestro di persona e omissione di atti d'ufficio per lavicenda della nave dell'ong Open Arms a cui fu impedito di attraccare a Lampedusa e far sbarcare i migranti soccorsi in mare.

Salvini non potrà essere a Palermo per partecipare all'udienza perché dovrà nelle stesse ore presentarsi davanti al gip di Catania per rispondere delle accuse di sequestro di persona e omissione d’atti d’ufficio per il caso della nave Gregoretti. La sovrapposizione dei procedimenti si è verificata per una serie di proteste al Palazzo di Giustizia di Catania, dove gli avvocati sono sul piede di guerra per via di casi Covid registrati, che hanno sollevato dubbi sull'efficacia delle misure di sicurezza. Per questo motivo l’udienza inizialmente prevista per il 3 dicembre è stata spostata a sabato. L'udienza, fa sapere l'ufficio stampa della Lega, si terrà nell'aula bunker Bicocca della città etnea alle 9,30, e sono "attesi anche Giuseppe Conte, Danilo Toninelli ed Elisabetta Trenta". Per questa vicendalo scorso 3 ottobre si è svolta al Palazzo di Giustizia di Catania la prima udienza preliminare.

La tesi difensiva di Salvini ruota attorno al fatto che la nave Gregoretti della Guardia costiera, che aveva salvato 135 migranti nel Mediterraneo centrale il 26 luglio, rimase per sei giorni ormeggiata davanti al porto di Augusta per una decisione collegiale di tutto il governo. Solo il 31 luglio infatti, dopo aver accertato che cinque Paesi europei avrebbero accolto i 116 migranti rimasti a bordo – altri erano sbarcati prima – Salvini annunciò lo sbarco imminente.

"Io vado a processo per sequestro di persona perché ho fatto quello che avevo promesso agli italiani. Pe questo vado a processo e ci vado a testa alta. Altri vanno a proccesso perché rubano o grattano", ha detto ieri il leader della Lega al Tg2. Poi commentando gli interventi di Pd e Iv in Aula sul Mes, ha aggiunto: "Dicono che così non va bene e criticano Conte ma sono due partiti al governo: io quando ero al governo, sull'immigrazione non aspettavo l'Europa. Avevo detto che avrei chiuso i porti e l'ho fatto".

Ad agosto 2019 la nave della ong spagnola Open Arms, dopo aver soccorso 163 persone durante tre diverse operazioni di salvataggio, rimase in attesa per 19 giorni con oltre 150 migranti a bordo. Furono, poi, i magistrati di Agrigento, in seguito a un'ispezione a bordo, a ordinare lo sbarco d'urgenza dei profughi. Il fascicolo venne trasmesso alla procura di Palermo, competente in quanto si ipotizzarono responsabilità penali dell'allora ministro.

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