Green pass valido 6 mesi, stretta su stadi ed eventi: il Governo lavora per spingere le terze dosi
La variante Omicron preoccupa l'Italia e l'aumento dei contagi da Covid-19 registrato nel nostro Paese negli ultimi giorni sta spingendo il Governo a intervenire il prima possibile per evitare che la nuova ondata della pandemia travolga il sistema sanitario e diventi ingestibile. La priorità, come ha già sottolineato ieri Guido Rasi, consulente scientifico del commissario Figliuolo, è continuare a vaccinare, implementando la somministrazione delle terze dosi. "È una corsa contro il tempo", ha detto. Per questo, giovedì 23 dicembre è stata convocata a Palazzo Chigi la Cabina di Regia con il premier Mario Draghi, che potrebbe aprire la strada a nuove restrizioni. Tra le ipotesi sul tavolo, la riduzione della validità del Green pass a 6 mesi e tamponi obbligatori anche per i vaccinati per partecipare ai grandi eventi. Si andrebbe anche verso una stretta sugli stadi.
"Nessuna decisione è stata assunta, ci sarà flash survey domani e solo giovedì sulla base dei dati faremo la nostra valutazione. C'è un elemento di preoccupazione da parte del Governo, ci stiamo confrontando e valuteremo le soluzioni possibili", ha detto ieri sera il Ministro Speranza intervenendo a Che tempo che fa su Rai 3. Ecco, allora, tutte le misure al centro del dibattito.
Validità del Green pass a 5 o 7 mesi
Tra le prime ipotesi al vaglio del Governo per spingere sulle terze dosi c'è quella della diminuzione della validità del Green pass, che potrebbe essere portata da nove a sei mesi. Ma secondo altre indiscrezioni si potrebbe addirittura arrivare a 5, ma una decisione non è stata ancora presa. Questo perché a decine di milioni di italiani il certificato vaccinale della durata di centottanta giorni scadrebbe tra l’inizio di gennaio e la metà di febbraio, visto che moltissime somministrazioni sono avvenute tra luglio e il 15 agosto, e ciò incrementerebbe considerevolmente le dosi di richiamo. Ad essere prorogato quasi certamente dovrebbe essere anche il Super Green pass rilasciato a vaccinati e guariti: il decreto scade il 15 gennaio, ma è possibile venga esteso fino al 31 marzo, quando scade lo stato di emergenza. È obbligatorio per andare al ristorante e negli altri locali dove si mangia al chiuso, nei cinema e nei teatri, negli stadi, in discoteca e per partecipare agli eventi pubblici e alle feste, non legate a cerimonie religiose.
Feste ed eventi
Anche in vista del Capodanno, il Governo vorrebbe introdurre delle misure più stringenti per evitare assembramenti. Per questo, per partecipare a feste e andare in discoteca, in cui al momento si accede solo tramite Super Green pass, si ragiona sull’ipotesi di imporre anche un tampone negativo già dal 27 dicembre, in tempo dunque per il 31 dicembre. Nessuna stretta invece per gli incontri privati, ma è possibile che dall'Esecutivo arrivi una raccomandazione forte ad evitare situazioni di rischio, soprattutto in concomitanza con le festività di Natale.
Obbligo di mascherine all'aperto
Anche in zona bianca potrebbe tornare già alla fine della prossima settimana l'uso obbligatorio delle mascherine all'aperto oltre che nei luoghi chiusi. Diversi ministri spingono per reintrodurre su scala nazionale la misura, che però non convince il presidente Draghi, il quale ha finora preferito lasciare la decisione ai sindaci e ai governatori.
Stretta sugli stadi
Si valuterebbe anche una stretta sugli stadi. Oltre alla possibilità di introdurre il tampone obbligatorio per accedervi, così come per altri mega eventi come concerti o corse automobilistiche, il Governo vorrebbe ritornare alle gare a porte chiuse nel calcio. Il dibattito a Roma è ancora aperto e comunque non dovrebbe arrivare prima di gennaio.
Obbligo vaccinale
Al centro del dibattito torna ancora una volta l'obbligo vaccinale. Chiesto a gran voce dagli esperti del settore, il Governo è stato finora molto cauto su questo punto. Confindustria e sindacati erano favorevoli all’obbligo e potrebbero approvare, come primo passo del governo, la scelta di estendere il Green pass rafforzato a tutti i lavoratori, così come già accaduto per il personale sanitario, quello scolastico e le forze dell’ordine.