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Green Pass, Speranza annuncia: “Stiamo valutando un’estensione dell’obbligo”

Il Ministro della Salute Roberto Speranza: “Il governo ha una linea molto chiara e netta. Noi andremo avanti con l’estensione del Green Pass: se sarà necessario valuteremo l’ipotesi di un rafforzamento ulteriore dell’obbligo”. Terza dose: “Da fine settembre partiremo con pazienti oncologici e trapiantati”.
A cura di Davide Falcioni
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"Il governo ha una linea molto chiara e netta. Noi andremo avanti con l’estensione del Green Pass: se sarà necessario valuteremo l’ipotesi di un rafforzamento ulteriore dell’obbligo". A dirlo, partecipando alla  festa dell'Unità di Bologna organizzata dal Partito Democratico, il ministro della Salute, Roberto Speranza, chiarendo che non ci saranno arretramenti sulla linea intrapresa dal governo negli ultimi mesi. "Il messaggio è molto netto – ha specificato Speranza -. La nostra linea è chiara e si baserà sull’evidenza scientifica. Per quanto ci riguarda, non ci sono compromessi al ribasso di natura politica". Speranza ha inoltre annunciato che nei prossimi giorni verranno resi noti i dettagli sui beneficiari della terza dose di vaccino. "Pubblicheremo la circolare con le specifiche delle persone con fragilità immunitaria da cui partiremo con la somministrazione della terza dose. Stiamo parlando dei pazienti oncologici, dei trapiantati. Immagino si possa partire già nell’ultima decade di settembre".

Già nei giorni scorsi il Ministro della Salute aveva parlato di un altro aspetto importante, ovvero se sia necessario un richiamo annuale di vaccino per tutti. Tale ipotesi – ha detto Speranza – "va approfondita con la comunità scientifica". E in merito all'obbligo vaccinale: "Lavoriamo per l'estensione del green pass – ha spiegato – Poi valuteremo i dati, se renderanno necessario l'obbligo non abbiamo sicuramente paura di applicarlo, come abbiamo già fatto per il personale sanitario". Questa, comunque, sarà una scelta che il governo farà "sulla base dell'evidenza scientifica" dopo "qualche settimana di approfondimento". Poi ha chiarito: "Non è una scelta già presa, ma un'opzione possibile che la Costituzione, all'articolo 32, ci consente. Abbiamo questa possibilità; se ci dovessimo rendere conto che l'obbligo è indispensabile per mettere in sicurezza il Paese, evitare chiusure, evitare difficoltà negli ospedali e nuovi decessi non avremo sicuramente paura ad applicarlo".

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