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Covid 19

Green pass servirà anche per concerti, teatri e festival in tutta Europa

L’uso del certificato verde, secondo le linee guida per gli eventi culturali emanate dalla Commissione Ue, potrebbe essere esteso anche ai teatri, ai concerti e ai festival. Bruxelles ne raccomanda l’uso per il rilancio del settore della cultura in tutti gli Stati membri, per “evitare confusione e frammentazione”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Domani ufficialmente il green pass sarà pienamente operativo in tutta Europa. L'unica eccezione è rappresentata dall'Irlanda, colpita da un attacco hacker. Il documento potrebbe essere necessario anche per partecipare agli eventi culturali, non solo per viaggiare da un Paese all'altro per motivi turistici, senza l'obbligo di quarantena. "Il certificato verde Covid è uno strumento e raccomandiamo a tutti gli Stati membri di usarlo non solo per garantire la libertà di movimento" nell'Unione europea "ma anche per altre situazioni, come per andare ai concerti, ai festival, a teatro o al ristorante", ha detto oggi il commissario alla Giustizia, Didier Reynders, durante una conferenza stampa, sottolineando che la raccomandazione Ue mira proprio a "evitare confusione e frammentazione".

Ieri era stata la commissaria Ue per la Cultura, Mariya Gabriel, ad anticipare l'utilizzo del certificato verde per gli eventi culturali: "Incoraggiamo il settore e gli Stati membri ad utilizzare i nostri strumenti come il certificato Covid digitale per facilitare la riapertura", ha detto presentando le linee guida per la riapertura coordinata del settore culturale europeo.

Cosa dicono le linee guida per gli eventi culturali in Europa

Nel documento di Bruxelles che contiene le indicazioni per la ripartenza del settore della cultura si legge che a coloro che parteciparanno agli eventi "può essere richiesta la prova di negatività al test Covid-19, e/o la prova di vaccinazione, e/o la diagnosi" dell'avvenuta guarigione, come previsto nel green pass europeo.

La Commissione Ue raccomanda agli operatori della cultura di "avere un piano di preparazione che specifichi i protocolli di azione quando vengono rilevati casi di Covid-19", e di "garantire che i dettagli del pubblico siano disponibili" per il tracciamento in caso di contagi. Nel protocollo viene anche chiesta "la vaccinazione delle persone che lavorano in contesti culturali per garantire la loro protezione e quella del pubblico".
Dovranno naturalmente continuare a rimanere in vigore le comuni misure anti Covid: secondo Bruxelles, le strutture del settore dovrebbero continuare ad attuare il distanziamento sociale quando possibile, mettere a disposizione strumenti come gli igienizzanti per il lavaggio delle mani, garantire una ventilazione adeguata dei locali e la pulizia frequente delle superfici. Inoltre l'uso delle mascherine da parte dei partecipanti è considerato "è un'importante misura complementare".

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