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Green Pass, Salvini: “Se la situazione migliora via le restrizioni dal 31 marzo”

Il leader della Lega è convinto che, visti gli attuali dati, non avrebbe senso prorogare le regole speciali. Quindi dice che il prossimo governo farà tornare il nucleare.
A cura di Giacomo Andreoli
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«Cominciamo a parlare della fine dello Stato di emergenza dal 21 marzo». Matteo Salvini, intervenuto ai microfoni di Radio 24, ne è convinto: la situazione pandemica è in netto miglioramento e non avrebbe senso, stando a questi dati, prorogare le regole speciali per combattere il Covid oltre il 31 marzo. Secondo il leader della Lega, quindi, se nei prossimi 40 giorni le cose continueranno ad andar bene, si potrebbero superare diverse restrizioni ad oggi presenti nel Paese. A partire dal Green pass, che potrebbe essere fortemente ridimensionato o addirittura eliminato.

Al momento più del 90% degli italiani sono vaccinati e ci sono oltre 1o milioni di guariti. Pertanto l'Italia non può essere «il Paese con più restrizioni al mondo: perché siamo circondati da nazioni che aprono e non dobbiamo continuare a complicare la vita a chi lavora». Per Salvini si tratterebbe anche di una buona notizia per i giovani, visti gli incredibili effetti psicologici del Covid su di loro.

Sull'alleanza del centrodestra il numero uno del Carroccio si dice poi convinto che «una volta passato il nervosismo delle ultime settimane si tornerà a lavorare in modo unitario». Le frizioni con Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, quindi, non lo preoccupano più di tanto, anche se sottolinea di aver fatto una scelta diversa, preferendo il governo in un momento di emergenza per l'Italia piuttosto che «dire dei no». La ritrovata coalizione dovrebbe avere al centro del programma economico la pace fiscale e l'azzeramento di milioni di cartelle esattoriali.

Nuovo centrodestra, Salvini boccia Calenda: "Lui fa il suo"

Sicuramente nella coalizione Salvini non immagina la presenza di Azione di Carlo Calenda, che pure nel congresso del partito di sabato aveva parlato di un'alleanza con i moderati della Lega. «Parliamo di temi concreti– lo fulmina- è stato eletto con il Pd, poi ha mollato il Pd, cambia abbastanza spesso idea, invece la Lega fa la Lega». Per il leader del Carroccio, quindi, il partito centrista può dialogare con chi vuole, ma non sarà un suo interlocutore. Lo stesso vale per il Partito democratico, con cui ribadisce di aver accettato di governare solo a causa dell'emergenza sanitaria, altrimenti è e sarebbe rimasto alternativo. «Conto non ci siano altre emergenze» chiosa.

Quanto alla tenuta del governo Draghi, poi, Salvini si dice convinto che "l'affaire Dl Milleproroghe", su cui l'esecutivo è andato sotto la scorsa settimana in Commissione ben quattro volte, non sia un dramma. «Non è guerriglia parlamentare – spiega- se si modifica in meglio qualche provvedimento: il Parlamento fa il suo lavoro. Così è arrivata ad esempio l'eliminazione del tetto a 1000 euro, che sarebbe stato un problema e un incentivo all'evasione». Quindi fa i complimenti a Mario Draghi per la sua capacità di dialogo e la sua credibilità al livello internazionale.

Capitolo bollette. Per Salvini l'esecutivo è intervenuto prontamente, aiutando soprattutto famiglie e piccole-medie imprese. Si potrebbe però fare ancora di più, ad esempio tassando gli extraprofitti delle grandi aziende. Ma non solo: il leader del Carroccio chiede anche maggiore estrazione e autonomia di gas e il ritorno al nucleare. In tal senso cita l'esempio della Finlandia, che sta per costruire una grande centrale di terza generazione. «Si tratta del Paese più green al mondo -dice convinto- ma metà della luce viene dal nucleare. L'Italia non può permettersi di essere l'unico del G20 che non parla neanche lontanamente di nucleare». Per questo è sicuro che il prossimo governo, qualora sia di centrodestra, promuoverà il ritorno del nucleare nel Paese.

Tensione Russia-Ucraina, "la guerra non converrebbe a nessuno"

Infine sull'Ucraina, Salvini non ha dubbi: la guerra non converrebbe a nessuno e solo il dialogo potrà far risolvere la situazione. Quindi conferma ancora una volta di non essere filo-Putin a priori. «Ogni volta che dico che è fondamentale dialogare con la Russia – attacca- finisco sui giornali come amico di Putin. Sono amico della pace, non vorrei regalare Mosca alla sfera di influenza cinese. Negli ultimi giorni è stato siglato un accordo fra Russia e Cina per la fornitura di gas e noi siamo anche per questo siamo quelli più interessati ad avere buone relazioni con Mosca».

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