Green Pass per scuola e trasporti, il governo pone (ancora) la fiducia alla Camera: domani il voto
Il Parlamento è tornato a riunirsi per la conversione in legge del decreto che estende l'obbligo Green Pass alla scuola e sui trasporti a lunga percorrenza. Anche questa volta il governo ha posto la questione di fiducia (che sarà votata domani) come ha già fatto la scorsa settimana, quando il Senato ha dato il via al primo decreto sulla certificazione verde che introduceva l'obbligo di Green Pass per una serie di attività, estendeva il periodo di emergenza sanitaria al 31 dicembre e indicava nuovi criteri per la classificazione di rischio delle Regioni. Il provvedimento in discussione oggi, invece, è stato varato il 6 agosto ed è in vigore dal 1° settembre con la previsione di obbligo di esibire il Green Pass per tutto il personale scolastico, sia per i docenti che per i collaboratori. Da inizio settembre, inoltre, la certificazione verde è richiesta anche sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza e dovrà essere esibita unitamente al titolo di viaggio.
Le opposizioni sono state nette e in Aula si sono schierate contro la fiducia posta dal governo. "È l'ennesima fiducia su un decreto che poteva essere migliorato", ha detto dal gruppo misto il deputato Raffaele Trano. "Non tradiremo gli italiani votando questo ennesimo scempio – ha aggiunto – Voteremo no alla fiducia al governo Draghi e no a questo decreto Green Pass". L'apposizione della fiducia non è stata accolta favorevolmente neanche tra i banchi di Fratelli d'Italia: "Ormai il Parlamento è diventato un decretificio", l'attacco di Riccardo Zucconi. "Questa maggioranza – ha rincarato – pone la fiducia non per accelerare l'approvazione dei decreti in scadenza, ma per risolvere i propri problemi interni".
Per chi è obbligatorio il Green Pass a scuola
Dal 1° settembre il Green Pass è richiesto a chiunque faccia ingresso nelle scuole italiane, compresi i genitori che accompagnano i figli in classe. L'obbligo non si estende agli studenti (ad eccezione di quelli universitari), ma riguarda solo docenti e personale scolastico. Il governo ha voluto così scongiurare il ritorno alla didattica a distanza, preservando quella in presenza a meno che non si sviluppino focolai all'interno di una classe. Una piattaforma di controllo della certificazione verde, messa a punto dal ministero dell'Istruzione, consente di verificare ogni giorno la validità del Green Pass con un sistema a semafori. In questo modo ogni scuola può sapere chi tra il personale non è in regola con il possesso della certificazione e procedere, di conseguenza, alla sospensione dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata.
Su quali mezzi di trasporto è obbligatorio il Green Pass
Anche sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza è richiesto il Green Pass dal 1° settembre. Sono esclusi, quindi, i mezzi del trasporto pubblico locale e i treni regionali su cui resta comunque in vigore l'obbligo di indossare la mascherina. Sui treni ad alta velocità e sugli Intercity è obbligatorio esibire la certificazione verde unitamente al biglietto così come sugli aerei. Anche su navi e traghetti è obbligatorio il Green Pass, ad eccezione di quelli che viaggiano dalla Sicilia alla Calabria. Sugli autobus, invece, il certificato verde è richiesto solo se si attraversano più di due Regioni. Si ricorda, infine, che il Green Pass può essere ottenuto non solo con la vaccinazione (già dopo la prima dose), ma anche a seguito di guarigione da Covid-19 oppure con tampone la cui validità è stata estesa da 48 a 72 ore.