Green pass obbligatorio, tamponi in farmacia a prezzi calmierati: 8 euro per minori e 15 per over 18
L’estensione del green pass obbligatorio a tutti i lavoratori, pubblici e privati, non verrà accompagnata dalla gratuità dei tamponi. Secondo quanto emerso dopo la cabina di regia, l’intenzione del governo guidato da Mario Draghi è quella di calmierare i prezzi in farmacia, ma senza gratuità, fatta eccezione per coloro i quali non possono ricevere il vaccino per motivazioni mediche. L’obbligo di tamponi antigenici a prezzi calmierati, stando a quanto riportato nella bozza del decreto approvato in Consiglio dei ministri, varrà per tutte le farmacie e dovrebbe restare in vigore almeno fino a fine anno, ovvero fino alla fine dello stato d’emergenza per il Coronavirus. La decisione è arrivata dopo la cabina di regia che ha confermato l’estensione del green pass obbligatorio a tutti i luoghi di lavoro attraverso il nuovo decreto sulla certificazione verde.
I prezzi calmierati dei tamponi in farmacia: 8 euro per minori e 15 per maggiorenni
Il green pass viene rilasciato non solo in caso di vaccinazione e guarigione, infatti, ma anche in caso di tampone con esito negativo nelle ultime 48 ore. I test, quindi, non saranno gratuiti, neanche quelli salivari, come aveva chiesto il leader della Lega, Matteo Salvini. E non ci saranno tamponi gratis per i lavoratori come volevano i sindacati. I tamponi saranno gratis solamente per chi non può vaccinarsi per ragioni mediche. Per tutti gli altri, invece, il costo sarà calmierato: 8 euro per i minorenni e 15 euro per i maggiorenni. L’obiettivo del governo, introducendo i prezzi calmierati in farmacia, è quello di portare sempre più esercizi a seguire queste regole ed evitare che ognuna decida autonomamente i prezzi.
Green pass obbligatorio, le sanzioni per le farmacie su prezzi tamponi
In caso di mancata applicazione dei prezzi calmierati, le farmacie andranno incontro a possibili sanzioni e si ipotizza anche la chiusura forzata per un periodo che può arrivare fino a un massimo di cinque giorni. Altro rischio è quello di una sanzione da 1.000 a 10.000 euro. Le Regioni, inoltre, hanno chiesto di estendere la validità del tampone a 72 ore, ma l’intenzione del governo – che potrebbe comunque chiedere un approfondimento al Cts sul tema – sembra essere quella di restare sulle 48 ore di validità dei test. Per il momento, difatti, non ci sono indicazioni sanitarie che facciano aprire a questa ipotesi e per questo motivo il termine dovrebbe restare quello dei due giorni, pur aprendo a valutazioni diverse da parte degli esperti.