Green pass obbligatorio per chi lavora negli uffici pubblici: il piano del governo
Il ministro della Salute Roberto Speranza pensa all'obbligo di green pass per coloro che lavorano negli uffici pubblici. Una proposta che era stata avanzata dallo stesso ministro Brunetta già a luglio, quando il titolare della Pa aveva detto: "FI è per l’obbligo vaccinale per gli insegnanti, ad esempio, che io estenderei per legge ad altri: a chi fa front office nella pubblica amministrazione e a chi lavora nei servizi pubblici". Il ministro azzurro vorrebbe innanzi tutto superare lo smart working e riportare i lavoratori in presenza. È possibile dunque che la certificazione verde venga estesa anche agli statali, tra qualche settimana. Domani il green pass obbligatorio sarà intanto allargato ai trasporti a lunga percorrenza, al mondo della scuola e dell'università. Mercoledì 1 settembre parte infatti l'anno scolastico, e tutto il personale dovrà essere munito di certificazione verde (l'obbligo non riguarda invece gli studenti in età scolare, solo quelli universitari).
Il governo però potrebbe presto estendere l'uso del pass anche ad altri luoghi. Si tratterebbe di un ulteriore step, prima di arrivare a un obbligo vaccinale vero e proprio, che potrebbe essere deciso a fine settembre, quando si farà un bilancio dello stato d'avanzamento della campagna vaccinale, e si valuterà se l'obiettivo dell'80% della popolazione italiana vaccinata, con almeno una dose, è stato centrato. A quel punto l'ultima soluzione sarà quella di imporre l'obbligo di vaccinazione per tutti, a partire magari dalle categorie e dalle fasce d'età più esposte, come over 40 e over 50.
Intanto però il ministro della Salute Roberto Speranza ha confermato a la Repubblica i prossimi passi: "Si può valutare se procedere con l'estensione del passaporto vaccinale. Ad esempio per i dipendenti della pubblica amministrazione". Una possibilità che era stata anticipata a Fanpage.it anche dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa: "Se è vero che siamo in un percorso di ritorno graduale alla normalità, dobbiamo creare le condizioni affinché anche i nostri uffici pubblici tornino a lavorare in presenza. Noi abbiamo realtà in cui ancora oggi l'ufficio anagrafe del Comune lavora a distanza, e questo crea non poche difficoltà ai cittadini, che hanno il diritto di usufruire di tutti i servizi dell'amministrazione pubblica".
Il ministro della Salute anticipa però che quella degli statali non sarà l'unica categoria interessata dall'obbligo di green pass. Si intende procedere per gradi, ma la certificazione potrebbe essere richiesta anche negli uffici privati e sui trasporti pubblici locali. "È in corso anche una riflessione con sindacati e imprese pre ragionare anche di Green Pass sui luoghi di lavoro", ha detto Speranza.